Orea Malià

1 gennaio 1978, 00:00

Apre in via Ugo Bassi un innovativo negozio di parrucchiere, Orea Malià (che in greco moderno significa “bei capelli”).

Nell'intenzione del proprietario deve essere un luogo in cui i giovani possano “farsi i capelli”, ma anche comunicare, incontrarsi, ascoltare musica, dipingere.

Diventa ben presto un locale di tendenza, frequentato dai protagonisti della new wave cittadina, da Francesca Alinovi a Vasco Rossi, da Roberto Freak Antoni a Andrea Pazienza.

E' visitato da artisti e cantanti, quali i Duran Duran, Boy George, Eros Ramazzotti, i Matia Bazar, ma anche da giovani che semplicemente desiderano “far parte di uno stile ben preciso”, sia il punk o il dark o il new romantic.

Secondo Pier Vittorio Tondelli, il locale di Marcorea Malià assomiglia, più che a un parrucchiere, a “un salotto, un piano bar, o un videogame, una disko o uno studio televisivo, o un loft newyorchese”.

Il giornale di moda “Vogue” lo definisce “l'aeroporto della comunicazione”.

Approfondimenti
  • Elios e Giuliani. Arte e impresa, Molinella, BIME, 2003, pp. 90-91
  • Saverio Fattori, Chi ha ucciso i Talk Talk? Falsa biografia autorizzata di Marco Orea Malia, Roma, Gaffi, 2006
  • Marcorea Malià, Orea Malià arriva a Bologna, in: 051. 2012-1970. Bologna: identità e memoria, a cura di Giuliana Santarelli, Bologna, Bononia University Press, 2012, pp. 172-174
  • Non disperdetevi. 1977-1982, San Francisco, New York, Bologna, le zone libere del mondo, a cura di Oderso Rubini, Andrea Tinti, Roma, Arcana, 2003, pp. 289-293
  • Orea Malià. L'avventura in testa, testi di Carlo Branzaglia, Mariuccia Casadio, Patrizio Roversi, Milano, Leonardo arte, 1998
  • Pensatevi liberi, Bologna Rock, 1979, a cura di Oderso Rubini, Anna Persiani, Bologna, Beatsream, 2019, p. 95