Omicidi politici e legge marziale
14 luglio 1851, 00:06
Il Governatore civile e militare austriaco Nobili emette una notificazione in cui minaccia la pena di morte per chiunque si renda colpevole di delazione e di detenzione di armi.
Da qualche tempo in diverse città italiane e particolarmente in Romagna si susseguono omicidi a sfondo politico.
I “proditori settari attacchi”, compiuti a Imola e Faenza “colla più sfacciata audacia”, sono spesso casi di giustizia sommaria da parte di società segrete a matrice repubblicana.
Diversi processi riguardano la cosiddetta “Squadraccia”, una banda composta da elementi molto giovani: alcuni di loro vengono condannati a morte, altri a pesanti pene detentive.
Dodici ragazzi, fucilati a Imola il 17 settembre 1850, prima di morire hanno gridato “Viva l'Italia”.
Approfondimenti
- L'Archivio riservato del Ministero di grazia e giustizia dello Stato Pontificio (1849-1868), a cura di Carla Lodolini Tupputi, Roma, Gangemi, 2012, p. 1850
- Enrico Bottrigari, Cronaca di Bologna, a cura di Aldo Berselli, Bologna, Zanichelli, 1960-1962, vol. 2., p. 226, 239
- Carlo Tivaroni, Storia critica del Risorgimento Italiano, vol. 7: l'Italia degli Italiani. 1849-1859, Torino, RouxFrassati & Co, 1895, p. 177