Nuova ascensione in pallone di Zambeccari

22 agosto 1804, 00:08

Dopo aver tentato con poca fortuna di raccogliere qualche soldo durante le recite al teatro Marsigli per organizzare una nuova ascensione in pallone, il conte Francesco Zambeccari (1752-1812) promuove, all'inizio del 1804, una Società fautrice dell'esperimento, presentato come “un tentativo Filosofico”, che non ha “verun carattere di popolare spettacolo” e non ha fini di lucro.

La mattina del 22 agosto una grande folla di cittadini italiani e stranieri (si parla di 50.000 persone), che ha pagato fino a 10 paoli l'ingresso, attende nel grande recinto costruito nel prato dell'Annunziata il decollo del nuovo aerostato a doppia camera preparato dall’aeronauta per l'occasione.

L'impresario Antolini ha ottenuto dal governo il permesso di arricchire il programma della giornata con una corsa di cavalli berberi.

Alle 10,50 il pallone parte, salutato da sei colpi di cannone. Nonostante il pilota dimostri una grande abilità nel manovrarlo, il volo non riesce bene.

"Si vedeva divertito il Globo da una corrente che lo guidava al nord-ovest, quando investito da una nube, videsi agli occhi armati dei telescopi della Specola ... una burrasca che durò per il periodo circa di trenta minuti, dopo la quale sortì illeso nell'egual direzione, da cui non cambiò che dopo di essere alquanto disceso, prendendo allora l'altra del nord-est".

L'atterraggio a Capo d'Argine consente la discesa solo al compagno di avventura Pasquale Andreoli, mentre Zambeccari è rilanciato in quota ed è costretto ad atterrare verso Comacchio con i vestiti bruciati per l’incendio provocato dallo spirito "sortito dalla lampada della Mongolfiera".

Il conte rimane in mare oltre tre ore ed è raccolto da barche uscite dal porto di Magnavacca. Il suo ritorno a Bologna è comunque trionfale. Ad accoglierlo vi sono più di ventimila cittadini: la sua carrozza è trainata in trionfo "da un centinaio di giovani amici della gloria e dell'onore italiano, salutato dall'artiglieria, dalla banda nazionale e francese".

Per festeggiare il successo del volo la Compagnia dei Filergiti (“amatori dell'utile travaglio”), diretta da Carlo Bruera, offre una recita gratuita al Teatro Marsigli, con una partecipazione del pubblico "oltre ogni aspettativa".

Nei giorni successivi si rinnovano i festeggiamenti: al Teatro Comunale si tiene un veglione con maschera e uno spettacolo d'opera per festeggiare l'impresa, si svolgono corse di cavalli e recite al teatro Marsigli. Non mancano, però, astiose critiche da parte degli scettici.

Approfondimenti
  • Raimondo Ambrosini, L'aereonautica a Bologna, appunti di cronica editi a cura del Comitato bolognese per la flotta aerea nazionale, Bologna, Tip. di P. Neri, 1912, pp. 21-27
  • Giancarlo Bernabei, La Montagnola di Bologna. Storia di popolo, Bologna, Pàtron, 1986, p. 94
  • Serena Bersani, La passione dei bolognesi per le mongolfiere, in: "Nelle valli bolognesi", 37 (2018), pp. 36-37
  • Bologna ai tempi di Stendhal, mostra iconografica, Bologna, 13-20 maggio 1972, introduzione e catalogo di Giancarlo Roversi, in: "L'Archiginnasio", 66-68 (1971-1973), vol. 2., pp. 810-811

  • Giuseppe Bosi, Archivio patrio di antiche e moderne rimembranze felsinee, rist. anast., Sala Bolognese, A.Forni, 1975, vol. 1., p. 292
  • Tommaso de' Buoi, Diario delle cose principali accadute nella città di Bologna dall'anno 1796 fino all'anno 1821, a cura di Silvia Benati, Mirtide Gavelli e Fiorenza Tarozzi, Bologna, Bononia University Press, 2005, p. 177
  • Marina Calore, A scuola di teatro. Vicende di dilettanti bolognesi nel primo trentennio dell'Ottocento, in: Gioachino in Bologna. Mezzo secolo di società e cultura cittadina convissuto con Rossini e la sua musica, a cura di Jadranka Bentini e Piero Mioli, Bologna, Pendragon, 2018, p. 165
  • Alessandro Cervellati, Bologna aneddotica, Bologna, Tamari, 1970, p. 86
  • Alfredo Comandini, L'Italia nei cento anni del secolo XIX, 1801-1900, giorno per giorno illustrata, continuata da Antonio Monti, Milano, Vallardi, 1900-1942, vol. 1: 1801-1825, p. 107
  • Tiziano Costa, Bologna dimenticata. Storie famose ma poco note, Bologna, Costa, 2021, pp. 40-41
  • Giorgio Evangelisti, Bologna nella storia del volo, Firenze, Olimpia, 1994, p. 13
  • Giuseppe Guidicini, Diario bolognese. Dall'anno 1796 al 1818, Bologna, Forni, 1976, vol. 3., p. 45
  • Il mito della V nera, a cura di Achille Baratti, Renato Lemmi Gigli, Bologna, Poligrafici L. Parma, 1972, pp. 26-27 (ill.)
  • Marco Poli, Bologna com'era, Argelato, Minerva, 2020, p. 94
  • Marco Poli, Il Conte ladro e altre storie bolognesi, Bologna, Costa, 1998, p. 294
  • Angelo Rambaldi, San Michele in Bosco. Un monastero nella storia d'Italia. Dagli Olivetani all'Istituto Ortopedico Rizzoli, Bologna, IOR, p2000, p. 176
  • Risorgimento e teatro a Bologna 1800-1849, a cura di Mirtide Gavelli e Fiorenza Tarozzi, Bologna, Pàtron, 1998, p. 20
  • Giancarlo Roversi, La tromba della fama. Storia della pubblicità a Bologna, Casalecchio di Reno, Grafis - Bologna, Banca Popolare di Bologna e Ferrara, 1987, p. 109
  • Angelo Varni, Bologna napoleonica. Potere e società dalla Repubblica Cisalpina al Regno d'Italia, 1800-1806, Bologna, M. Boni, 1973, p. 202