No pasarán. Una storia di Max Fridman. Ediz. integrale
"Lei ha rischiato molto, per salvare quella donna. È stato bravissimo".
"No, solo fortunato. Non avrei mai potuto lasciarla là, in ogni caso. Anch'io sono rimasto sotto le macerie, a Brihuega. Avevo un braccio rotto e un gatto morto sulla faccia. Da allora, ogni volta che sento un'esplosione mi prendono i brividi. È una reazione nervosa, non c'è niente da fare".
"Dunque non ci si abitua".
"Alcuni, forse. Io no".
Max Fridman è stato un tempo agente dei servizi di spionaggio francesi ma si è ormai ritirato, dopo esperienze che l'hanno segnato per sempre. La più forte di queste è stata la partecipazione volontaria alla Guerra di Spagna contro le forze del futuro dittatore Franco . Pur spinto da un desiderio di giustizia e di libertà la guerra si è rivelata per lui inaccettabile: troppo importante è la vita degli uomini per poter sottostare alle dure regole dello scontro bellico. Ma un amico che aveva combattuto al suo fianco ed è rimasto al fronte è scomparso e il senso di amicizia e lealtà nei suoi confronti lo costringe nel 1939 a ritornare sul fronte. E sarà un ritorno molto amaro: di nuovo la tragedia dei bombardamenti, dei soccorsi ai feriti, delle corse per salvare la pelle. E più di tutte la consapevolezza che al di sopra di ogni ideale, sono le fredde leggi della politica a decidere del destino degli uomini.