Nascita della Cisl bolognese

30 aprile 1950, 00:00

Al teatro Adriano di Roma l'assemblea dei sindacati aderenti alla LCgil, Fil e Ufail decide di sciogliere le organizzazioni rappresentate e di proclamare la costituzione della Cisl. Segue poco dopo l'atto costitutivo della Cisl bolognese.

Il leader del sindacato cattolico Giulio Pastore ha indicato Anselmo Martoni della Fil come segretario dell'Unione territoriale, anche su pressione degli americani.

Nella roccaforte del sindacato bianco - la "Libera Cgil" ha a Bologna 20.000 iscritti, contro i 1.800 della Fil - colpita di recente dall'assassinio di Giovanni Fanin, questa proposta trova una decisa opposizione.

L'elezione degli organismi dirigenti della Cisl bolognese sarà a lungo impedita dagli attivisti cattolici. Occorrerà infatti attendere il primo Congresso del nuovo sindacato, nell'ottobre 1952.

Dopo una incessante opera di mediazione da parte del commissario Eugenio Nasoni, risulteranno eletti il socialdemocratico Anselmo Martoni (segretario generale) e l'esponente di area cristiana Loris Luppi (segretario aggiunto).

Già combattente partigiano e commissario della brigata Matteotti, Martoni (1921-2002) ha assunto nel secondo dopoguerra l'eredità di Giuseppe Massarenti.

Sarà sindaco di Molinella per 44 anni, segretario delle Organizzazioni Operaie Autonome e parlamentare del PSDI.

Approfondimenti
  • Alessandro Alberani, La fondazione della Cisl nel secondo dopoguerra. Dal contesto nazionale alla realtà bolognese, San Giovanni in Persiceto, Aspasia, 1998, pp. 116-123
  • Alessandro Alberani, Davide Fioretto, Storia della CISL di Bologna. Dalla fondazione ai primi anni Sessanta, Roma, Lavoro, 2010, pp. 100-103
  • Dizionario dei bolognesi, a cura di Giancarlo Bernabei, Bologna, Santarini, 1989-1990, vol. 2., p. 341