Murat a Bologna
La sera del 1° febbraio Gioacchino Murat (1767-1815), re di Napoli, entra a Bologna da Porta Maggiore alla testa di numerose truppe napoletane, austriache, inglesi e ungheresi e prende alloggio a Palazzo Caprara.
La città lo riceve con "suoni di bande militari e acclamazioni e gridi di popolo". La sera è festeggiato al Teatro del Corso, mentre il giorno seguente interviene in maschera alla festa del Casino, dove degna delle sue regali attenzioni una “una cognita Beffana” (Rangone).
Tra i suoi primi provvedimenti c'è un abbassamento dei dazi e delle gabelle, con l'evidente intento di ingraziarsi il popolo.
L'accoglienza della Romagna e di Bologna è, però, nel complesso piuttosto tiepida: i più stanno con il Regno italiaco e con Napoleone, che ha definito il gesto del cognato "une traison extraordinaire" (Varni).
“La sfiducia e la stanchezza provocate dalla crisi economica e dalla perdita di numerosi bolognesi nelle campagne napoleoniche” determinano in molti un atteggiamento di indifferenza a quanto accade (Zabbini, Cesari).
Il fronte di guerra, intanto, si sposta verso occidente. Le truppe di Murat, stanziate dapprima nei Prati del Ravone, sono raggiunte dal Re nei pressi di Modena il 17 febbraio. Nei giorni successivi a Bologna arrivano i feriti dei primi scontri con le truppe italiane in Emilia.
- Silvia Benati, Un affresco politico-sociale: la Società del Casino (1809-1823), in: Negli anni della Restaurazione, a cura di Mirtide Gavelli e Fiorenza Tarozzi, Bologna, Museo del Risorgimento, 2000, p. 34
- Silvia Benati, Mondanità e musica: la Società del Casino, in: Gioachino in Bologna. Mezzo secolo di società e cultura cittadina convissuto con Rossini e la sua musica, a cura di Jadranka Bentini e Piero Mioli, Bologna, Pendragon, 2018, p. 360
- Luigi Bortolotti, Bologna dentro le mura. Nella storia e nell'arte, Bologna, La grafica emiliana, 1977, p. 53
- Tommaso de' Buoi, Diario delle cose principali accadute nella città di Bologna dall'anno 1796 fino all'anno 1821, a cura di Silvia Benati, Mirtide Gavelli e Fiorenza Tarozzi, Bologna, Bononia University Press, 2005, pp. 254-255
- Alfredo Comandini, L'Italia nei cento anni del secolo XIX, 1801-1900, giorno per giorno illustrata, continuata da Antonio Monti, Milano, Vallardi, 1900-1942, vol. 1: 1801-1825, p. 678, 681, 683
- Giuseppe Guidicini, Diario bolognese. Dall'anno 1796 al 1818, Bologna, Forni, 1976, vol. 3., p. 160
- Palazzo Caprara. Sede della Prefettura di Bologna, Bologna, Costa, 2002, p. 10
- Marco Poli, Accadde a Bologna. La città nelle sue date, Bologna, Costa, 2005, p. 193
- Angelo Varni, Il passaggio di Murat a Bologna e in Emilia-Romagna, in: in: Università e formazione dei ceti dirigenti. Per Gian Paolo Brizzi, pellegrino dei saperi, a cura di Giancarlo Angelozzi, Maria Teresa Guerrini, Giuseppe Olmi, Bologna, Bononia University Press, 2015, p. 457 (data cit.: 31 gennaio)
- Sandro Zabbini, Nadia Cesari, Da Napoleone al 1945, in: Dal Santerno al Panaro. Bologna e i comuni della provincia nella storia, nell'arte e nella tradizione, a cura e coordinamento di Cesare Bianchi, Bologna, Proposta, 1987, vol. 1: Da Bologna a Modena, p. 64