Muore Enrico Panzacchi

5 ottobre 1904, 00:00

Muore dopo penosa malattia Enrico Panzacchi (1840-1904), poeta, novelliere, saggista, critico musicale originario di Ozzano Emilia.

“Spesso visse come un uccello canoro, che ferma il volo sul primo ramo offerto dalla luce del crepuscolo vespertino, ospite ricercato e carissimo di amici” ... (A. Gatti)

Con Giosue Carducci e Olindo Guerrini ha formato il cosiddetto “triumvirato bolognese”, che ha dominato la scena culturale e letteraria bolognese nella seconda metà dell’800. Ha scritto di lui l’amico Carducci:

“Con le sue pose di astratto, di scapato, di bohemien, ha fatto sempre i suoi interessi stupendamente, così in politica come in amore e ha fatto benissimo, ed io vorrei avere avuto a tempo opportuno il giudizio e la saggezza sua: ma né l’ho, né l’ebbi, né l’avrò mai”.

Panzacchi è stato insegnante e direttore dell'Accademia di Belle Arti e ha ricoperto la cattedra di Estetica e Storia dell'arte moderna all'Università. Si è distinto come abile divulgatore e critico d'arte e di musica.

Era stimato anche come oratore politico. Al Caffè del Corso "dal suo labbro pendevano tutti, allorquando narrava, ridendo, piccanti avventure o discuteva seriamente d'arte".

Assessore municipale, poi deputato e sottosegretario all'istruzione, si è battuto a lungo per la laicità della scuola. Ha diretto la "Rivista bolognese" per la promozione degli studi.

In gioventù è stato simpatizzante socialista. Nel 1874 è passato nelle file dei liberali moderati, abbracciando poi, "come ancora di salvamento", il cosidetto "terzo partito", che si opponeva, sia alla consorteria moderata, che ai democratici repubblicani.

Più tardi è rientrato nelle file dei moderati bolognesi e, dopo la morte di Marco Minghetti, ne è diventato l'esponente più in vista, fino a essere eletto presidente dell'Associazione liberale felsinea e poi della Federazione costituzionale.

Un monumento a lui dedicato, opera di Enrico Barberi (1850-1941), sarà collocato nel 1912 nel largo di porta Castiglione.

Approfondimenti
  • Aneddoti bolognesi, raccolti da Alfredo Testoni e da Oreste Trebbi, Roma, Formiggini, 1929, pp. 151-155
  • Agostino Bignardi, Dizionario biografico dei liberali bolognesi, 1860-1914, Bologna, Bandiera, 1956, pp. 33-35
  • Bologna. Parole e immagini attraverso i secoli, a cura di Valeria Roncuzzi e Mauro Roversi Monaco, Argelato (BO), Minerva, 2010, p. 154
  • Luigi Bortolotti, Il suburbio di Bologna. Il comune di Bologna fuori le mura nella storia e nell'arte, Bologna, La grafica emiliana, stampa 1972, p. 45
  • I caffè storici in Emilia-Romagna e Montefeltro, a cura di Giancarlo Roversi, Casalecchio di Reno, Grafis, 1994, p. 103
  • Marina Calore, Bologna a teatro. L'Ottocento, Bologna, Guidicini e Rosa, 1982, p. 96
  • Una città italiana. Immagini dell'Ottocento bolognese, a cura di Franco Cristofori, Bologna, Alfa, 1965, p. 185
  • Carlo Colitta, Bologna rovistata, Bologna, Tecnoprint, 1993, p. 157
  • Commemorazione di Enrico Panzacchi nella R. Accademia di belle arti in Bologna, Bologna, Ditta Nicola Zanichelli Tip. Edit., 1905
  • Il Consiglio provinciale. La storia attraverso le strade, Bologna, a cura della Presidenza Consiglio della Provincia, 2011, p. 98
  • Tiziano Costa, Bologna mai vista. 200 foto segrete, Bologna, Costa, 2009, p. 85 (foto: monumento a Panzacchi, 1920 ca)
  • Tiziano Costa, Grande libro dei personaggi di Bologna. 420 storie, Bologna, Costa, 2019, p. 143
  • Luigi Federzoni, Bologna carducciana, Bologna, L. Cappelli, 1961, pp. 191-199
  • Giuseppe Lipparini, L'Accademia di belle arti di Bologna, Argelato, Minerva, 2003, p. 56
  • Giuseppe Lipparini, Scrittori bolognesi. Dal Panzacchi al Guerrini, in id., L'innamorato di Bologna e altre pagine bolognesi, Bologna, Boni, 2001, p. 143 sgg.
  • Augusto Majani (Nasica), Ricordi fra due secoli. Memorie illustrate di un caricaturista bolognese, presentate da Giuseppe Lipparini, Milano, Academia, 1950, pp. 32-34 (caricatura p. 33)
  • Alberto Menarini, Athos Vianelli, Bologna per la strada. Leggende e curiosità. Seconda serie, Bologna, Tamari, stampa 1976, p. 72
  • Marilena Pasquali, "Dai merli rifiorenti". Vicende e protagonisti dell'arte, riviste e libri nelkla Bologna di Giosue Carducci e di Alfonso Rubbiani, 1880-1907, in Editoria e cultura in Emilia e Romagna dal 1900 al 1945, a cura di Gianfranco Tortorelli, Bologna, Compositori, 2007, p. 188
  • Alberto Preti, Democrazia e sviluppo industriale in Emilia-Romagna. Contributo alla storia della realtà regionale fra Ottocento e Novecento, Imola, University press Bologna, 1984, p. 79, 96
  • Filippo Raffaelli, I segreti di Bologna, Bologna, Poligrafici, 1992, p. 134
  • Alfredo Testoni, Bologna che scompare, ristampa della 2. ed., Bologna, Cappelli, 1972, p. 47
  • Torri e castelli. Bologna e la sua provincia. Storia, dizionario biografico, opere d'arte, notizie d'oggi, 2. ed. ampliata a cura di Luigi Arbizzani e Pietro Mondini, Bologna, Editrice Galileo, 1966, p. 145
  • Athos Vianelli, Profili di bolognesi illustri, Bologna, Tamari, 1967