Muore lo scienziato Luigi Palcani Caccianemici

22 febbraio 1802, 12:12

Muore il “cittadino dottore” Luigi Palcani Caccianemici (1748-1802), scienziato e letterato. Ingegno straordinario, “versatissimo in tutte le scienze”, nel 1767 si laureò appena diciannovenne e poco dopo ottenne la lettura di Logica all’Università.

Nel 1771 divenne professore di Nautica all’Istituto delle Scienze, di cui dal 1797 fu anche direttore. Nel 1782, alla morte dell’insigne astronomo Eustachio Zanotti, fu incaricato della compialzione della Effemeride astronomica, allora chiamata semplicemente “il Taccuino”.

Questo consisteva “nella descrizione mensuale dell’aspetto de’ Pianeti, e delle loro fasi, e dei giorni atti a cavar sangue, ed esibire purganti” ad uso dei medici. 

Nel 1788 gli fu assegnata la cattedra di Fisica all’Università. In epoca giacobina passò a Matematica applicata, insegnamento interrotto dalla morte avvenuta a soli 54 anni.

La sua eloquenza era "improvvisa, ordinata, potente, meravigliosa". Nel suo discorso Sugli oscuramenti del Sole, trattò l'argomento con splendido stile, "degno del grande astro".

Scrisse anonimo un Commentario De vita Eustachii Zanotti, "di tanto perfetta eleganza - secondo Pietro Giordani - che l'uomo non può bramare di più”. 

Approfondimenti
  • Alfredo Comandini, L'Italia nei cento anni del secolo XIX, 1801-1900, giorno per giorno illustrata, continuata da Antonio Monti, Milano, Vallardi, 1900-1942, vol. 1: 1801-1825, p. 39
  • Stefano Grosso, Delle opere di Guido Ferrari latinista archeologo storico novarese e di Gaspare Garatoni (...), Pisa, s.e., 1889, p. 91
  • Carlo Malagola, Lettere inedite di uomini illustri bolognesi, Bologna, presso Gaetano Romagnoli, 1875, vol.2., pp. 442-466
  • Salvatore Muzzi, Vite d'italiani illustri in ogni ramo dello scibile. Da Pitagora a Gino Capponi, scritte pel popolo e per le scuole, 2. ed. con molte aggiunte, Bologna, presso Nicola Zanichelli, 1876, pp. 509-515
  • Domenico Santagata, Commemorazione di Luigi Caccianemici Palcani, discorso presentato alla R. Accademia delle scienze il 30 aprile 1893 e letto il 21 maggio seguente nella seduta semipubblica decretata dall'accademia all'onore di esso Palcani, Bologna, Tip. Gamberini e Parmeggiani, 1893