Mostra del Sindacato Fascista delle Belle Arti

dal 1 al 31 ottobre 1929

Si tiene in ottobre in via Manzoni la prima Mostra del Sindacato Fascista delle Belle Arti per l’Emilia Romagna. Sono rappresentate varie tendenze artistiche.

Alle opere degli ormai affermati Giorgio Morandi, Flavio Bertelli, Garzia Fioresi, Giovanni Romagnoli, si affiancano quelle di artisti più giovani, come Corrado Corazza, Nino Bertocchi, Lea Colliva, Bruno Saetti, tutti iscritti all'albo sindacale.

La mostra interprovinciale rappresenta il primo livello nella gerarchia delle esposizioni ufficiali italiane.

Secondo il critico e pittore Corrado Corazza l'esposizione bolognese rappresenta la guarigione della pittura emiliana "da una grave malattia collettiva: dall'epidemia dell'imitazione".

Gli artisti emiliani si pongono in posizione equidistante tra gli eccessi del modernismo e la fedeltà alla tradizione, inaugurando una nuova sensibilità vicina alla realtà naturale.

Gran parte dei nomi presenti alla sindacale si ritroveranno, l'anno seguente, tra i partecipanti alla biennale veneziana.

Approfondimenti
  • Viola Giacometti, L'Orto. Rivista d'arte e lettere (1931-39), Bologna, CLUEB, 2005, pp. 9-11