Morte di Mario Pasi (Montagna)

10 marzo 1945, 00:00

Mario Pasi (Montagna), commissario politico del Comando partigiano Zona Piave, viene giustiziato assieme ad altri nove compagni in località Bosco delle Castagne, nei pressi di Belluno.

Nato a Ravenna nel 1913, ha dato vita, nell'Ateneo bolognese, ad un gruppo studentesco antifascista e in seguito ha fondato la cellula universitaria del Partito Comunista.

Nel 1938 si è trasferto come medico a Trento, mantenendo però contatti politici con Bologna e la Romagna. Militare in Francia e Albania, è stato congedato per invalidità e ha ripreso l'attività cospirativa a Trento come membro del CLN.

Dalla primavera del 1944 si è trasferito nel Bellunese, dove ha organizzato i gruppi armati, che avrebbero costituito la Divisione Nannetti, composta soprattutto di partigiani bolognesi.

E' stato arrestato dalle SS il 9 novembre 1944 a Roe Alto (BL) a seguito di una delazione. Per quattro mesi tedeschi e fascisti hanno cercato di estorcergli informazioni con la tortura, tanto da indurlo a tentare il suicidio.

L'amico scrittore Mario Tobino lo definirà “il più bell'italiano di mezzo secolo”.

Approfondimenti
  • Ezio Antonioni, Dal Rione Pontevecchio ai monti dell'A. Veneto, in: 50. della Resistenza, numero unico di “Resistenza oggi Bologna”, a cura di Giuseppe Brini, Bologna, ANPI provinciale, 1995, pp. 96-97
  • Giuseppe Martelli, Gli alpini della bolognese-romagnola, 1922-1997: 75 anni di storia, Bologna, Civitas, 1997, pp. 108-109