Monumento a Ugo Bassi
L'8 agosto un apposito comitato promotore, composto fra gli altri da Giosuè Carducci, Aurelio Saffi, Oreste Regnoli, Giovanni Malvezzi, consegna al sindaco Gaetano Tacconi la statua del patriota Ugo Bassi (1801-1849), fucilato dagli Austriaci l'8 agosto 1849. E' il primo monumento moderno in bronzo a Bologna.
Il discorso inaugurale è tenuto da Quirico Filopanti. La scultura, prevista inizialmente in marmo, è opera di Carlo Parmeggiani (1850-1913). Viene collocata nella nuova via Indipendenza, davanti all'Arena del Sole, nel luogo dell'insurrezione popolare del '48. Le feste in onore del "martire della libertà" durano dal 7 al 12 agosto.
L'idea del monumento al Fratello Ugo Bassi viene da alcuni membri della Loggia "Rizzoli". Il padre fu iniziato alla massoneria intorno al 1845-1848 nella loggia "Concordia" di Bologna. Il manifesto al pubblico è stato compilato nel 1885 da Aurelio Saffi. In esso il padre barnabita è descritto come colui che
"congiunse Religione e Patria in una stessa Fede e dalle eterne pagine del Vangelo trasse argomento a farsi apostolo di redenzione morale alle Genti, sotto il vessillo della Indipendenza e della Libertà d'Italia".
Appena un mese dopo l'inaugurazione le insegne massoniche in bronzo, che adornano il basamento della statua, saranno trafugate da ignoti.
Oggetto fin da subito di roventi polemiche e di esilaranti prese in giro - sarà chiamato "la cugma da cafà", cioè la caffettiera, per via di una nota caricatura di Augusto Majani - il monumento a Ugo Bassi subirà nel tempo diversi spostamenti, "divenendo quasi itinerante" (Roncuzzi).
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