Mobilitazione patriottica

dal 1 al 31 marzo 1917

Gli studenti e gli insegnanti bolognesi sono chiamati a dare un loro contributo attivo alle attività di supporto allo sforzo bellico.

Sono coinvolti in diverse opere: dalle collette per i mutilati, all'acquisto di marche per la Croce Rossa, dalle lotterie per l'esercito, alla raccolta fondi per i pacchi natalizi ai soldati.

La mobilitazione patriottica, promossa fin dal 1914 con il concorso di società come la Dante Alighieri o l'Unione generale degli insegnanti italiani per la guerra nazionale, si esplica anche con l'invio di libri ai militari feriti, la confezione di capi di lana o la fabbricazione di rotoli "scalda ranci" di carta paraffinata (è il caso dell'Istituto Pier Crescenzi).

Altre attività che coinvolgono gli studenti sono la raccolta di oro per la patria e la lavorazione di terre incolte.

Sono molti i ragazzi che si offrono volontari per il fronte - anche falsificando i propri dati anagrafici - o vengono arruolati appena concluse le scuole. Il 10 % dei giovani tra i 17 e i 20 anni non torneranno alle loro famiglie.

Approfondimenti
  • Cultura e sport a Bologna negli anni della Grande Guerra 1915-1918, a cura di Paola Furlan, Bologna, Persiani, 2017, p. 50
  • Dai banchi alle trincee. La Grande Guerra nei documenti dell'archivio storico dell'Istituto Pier Crescenzi, a cura di Valeria Cinquini ... e altri, Bologna, I portici di Bologna, 2010, pp. 77-103
  • Gente comune impigliata nella storia. I bolognesi nella Grande Guerra, Bologna, a cura dell'Istituto Comprensivo 1, 2013, pp. 30-32
  • Grande guerra e fronte interno. La svolta del 1917 in Emilia-Romagna, a cura di Carlo De Maria, Bologna, Pendragon, 2018 (sezione fotografica)
  • 1914-1919: Francesco Zanardi sindaco di Bologna, Bologna, a cura della Direzione dei servizi di informazione e relazioni pubbliche del Comune, 1974, (foto) p. 135
  • Storia di Italo. Bologna 1914 - Monte Grappa 1918, a cura di Valeria Roncuzzi, Argelato, Minerva, 2015, p. 134