Mobilitazione dei partigiani nel ravennate. L'eccidio di Madonna dell'Albero

@ Via 56 martiri, 48124 Ravenna (RA)
14 novembre 1944, 00:00

Il 10 novembre la Porter Force dell'VIII Armata libera Gambellara e si avvicina a Coccolia (RA). L'11 avanza sulla litoranea e occupa Fosso Ghiaia.

Il 14 novembre i partigiani proclamano la mobilitazione per la liberazione del territorio ravennate prima dell'arrivo delle truppe alleate.

Il Distaccamento "Garavini" della 28a Brigata Garibaldi, affiancato alla Porter Force, occupa, tra il 15 e il 16 novembre, San Piero in Trento e Coccolia.

Il 18 novembre avviene a Cervia l'incontro tra Arrigo Boldrini (Bulow), comandante della 28a Brigata Garibaldi, e alcuni ufficiali dell'VIII Armata, per concordare la liberazione di Ravenna.

Il 19 il Distaccamento "Garavini", assieme alla Popski's Private Army, occupa Classe e sloggia l'osservatorio tedesco dal campanile di S. Apollinare, salvando l'antica basilica dal previsto bombardamento.

Il 27 novembre a Madonna dell'Albero, frazione pochi chilometri a sud di Ravenna, presso la confluenza del Ronco nel Montone, il presidio tedesco, a seguito della morte di un soldato, compie un rastrellamento in cerca di partigiani.

Una ventina di persone vengono rinchiuse in un capanno e abbattute a colpi di mitragliatrice. Gli abitanti delle case vicine sono giustiziati con fucilate e lanci di bombe a mano. In totale muoiono 56 civili innocenti, appartenenti a 15 famiglie della zona, soprattutto vecchi, donne e bambini.

Il 30 novembre è attuata la mobilitazione generale delle forze partigiane di Alfonsine, Cotignola, Lugo, Bagnacavallo, Fusignano e Russi, che si portano verso Ravenna.

L'ora zero della battaglia per la conquista della città scatterà il 2 dicembre alle 8 del mattino.

Approfondimenti
  • Romagna 1944-45: le immagini dei fotografi di guerra inglesi dall'Appennino al Po, Bologna, CLUEB, 1983, pp. 180-181
  • Touring club italiano, Emilia Romagna. Itinerari nei luoghi della memoria, 1943-1945, Milano, TCI, Bologna, Regione Emilia-Romagna, 2005, pp. 126-127