Medardo Bassi garibaldino e salumiere

22 luglio 1875, 00:00

Arrivano puntualmente nella dimora del generale Garibaldi a Caprera sostanziosi omaggi di salumi e tortlin (tortellini). Ad inviarli è Medardo Bassi, nipote del martire risorgimentale Ugo Bassi e lui stesso fervente patriota, che con il Generale ha partecipato alla spedizione dei Mille, perdendo una gamba in battaglia a Milazzo.

Dal 1851 egli ha aperto con la famiglia un piccolo salumificio fuori porta Saragozza, divenuto nel tempo una delle fabbriche più moderne e razionali a Bologna. Tra i numerosi premi, che vincerà alle esposizioni internazionali, quello di Melbourne nel 1880 sarà legato a un particolare tipo di scatoletta per la mortadella, che si apre con estrema facilità.

Nel 1884 Bassi aprirà un nuovo salumificio con negozio: il cronista del giornale "La Patria" segnalerà una esposizione di centinaia di mortadelle e ben nove macchine disposte in ordine su due file: dalla prima che taglia e tritura cotiche e lardelli, inventata dal meccanico Giusti, fino a quella che “affetta il salame già confezionato".

Approfondimenti
  • Gabriele Cremonini, Cibò. Un viaggio nella gastronomia, nella storia e nella cultura del cibo a Bologna e dintorni, condito di aneddoti, personaggi famosi, leggende, curiosità e ricette, Bologna, Pendragon, 2007, p. 26
  • Giancarlo Roversi, Il maiale... investito. La tradizione salumaria petroniana dal Medioevo al Terzo Millennio, Bologna, Bononia University Press, 2006, pp. 74-75
  • Salsamentari a Bologna. 120 anni di storia sotto il Nettuno, 1876-1996, Bologna, Re Enzo editrice, 1996, pp. 45-47