Massarenti condannato al confino

1 dicembre 1926, 00:00

Giuseppe Massarenti è condannato a due anni e mezzo di confino (poi prorogato per altri cinque anni) dalla Commissione provinciale di Roma, con la seguente motivazione: “esiliato a Roma nel 1923, non desiste dal manifestare idee socialiste”.

L'ex sindaco di Molinella sconterà la pena a Lampedusa, a Ustica e dal 1928 a Ponza. Nel 1931, al termine del periodo prescritto, gli sarà impedito di tornare a Molinella e vivrà a Roma in condizioni di estrema indigenza. Nel 1937 sarà rinchiuso nel manicomio di Santa Maria della Pietà.

Approfondimenti
  • Cento anni sono un giorno. 1893-1993. Il centenario della Camera del Lavoro di Bologna nelle immagini dell'archivio storico, s.l., Musea, 1993, p. 52 (foto)
  • Arturo Colombi, Pagine di storia del movimento operaio, Roma, Edizioni di cultura sociale, 1951, p. 213
  • Di primo in primo maggio. Cento 1° maggio a Bologna e dintorni, 1890-1990, a cura di Luigi Arbizzani, Casalecchio di Reno, Grafis – Bologna, Provincia, 1990, p. 123 (foto di Massarenti al confino)