Il "Manifesto Futurista per l'architettura di Bologna nuova"
dal 1 gen al 31 dic 1933
Il pittore Angelo Caviglioni (1887-1977), assieme ad altri artisti componenti il Movimento Futurista Bolognese (Adriani, Balbi, Notte, Zambelli ...), lancia il Manifesto Futurista per l'architettura di Bologna nuova (1923-1933).
Il gruppo si propone di svecchiare Bologna, rinnovandola e “fascistizzandola” artisticamente. Tra l’altro si pronuncia a favore degli sventramenti edilizi voluti dal Regime contro l’arte “papalina”.
Vengono citate in particolare le demolizioni in via Casse, via Fontanina e via Lame, finalizzate alla costruzione della nuova via Roma.
Il Manifesto sarà firmato anche da Emilio Notte (1891-1982), artista già vicino ai Futuristi a Firenze e a Milano, ma ormai in costante polemica con Marinetti e il suo gruppo.
Approfondimenti
- Aeropittura futurista. Angelo Caviglioni e gli altri protagonisti, a cura di Beatrice F. Buscaroli, Bologna, Bononia University Press, 2007, p. 68
- Dottori e l'Aeropittura. Aeropittori e aeroscultori futuristi, 16 giugno-28 agosto 1996, mostra e catalogo a cura di Massimo Duranti, con la collaborazione di Antonella Pesola, Montecatini, Maschietto e Musolino, 1996, p. 150
- Anna Maria Nalini Setti, Storia, fatti d'arte, costume a Bologna nella prima metà del secolo, in Futurismo in Emilia Romagna, a cura di Anna Maria Nalini, Modena, Artioli, 1990, p. 54