Manifestazioni di protesta dopo la sconfitta di Adua

2 marzo 1896, 00:00

Il 1° marzo le truppe italiane subiscono una disastrosa sconfitta ad Adua, in Abissinia, dove muoiono circa 5.000 tra ufficiali e soldati. In una sola battaglia, secondo lo storico Mack Smith, il paese subisce più vittime che in tutto il Risorgimento.

La notizia giunge in Italia il 2 marzo. A Milano e nelle altre città dell'Italia settentrionale, compresa Bologna, la gente si riversa nelle strade e occupa le stazioni ferroviarie per impedire la partenza dei rimpiazzi per l'Africa.

In molte piazze si arriva a gridare "Viva Menelik!" e molti vi colgono il profondo sentimento anti-nazionale, eversivo, che serpeggia nel paese. Il bersaglio delle manifestazioni è il governo Crispi, che di lì a pochi giorni sarà costretto alle dimissioni.

Approfondimenti
  • Roberto Battaglia, La prima guerra d'Africa, Torino, G. Einaudi, 1958
  • Giuseppe Canuti, L'Italia in Africa e le guerre con l'Abissinia. Dall'occupazione di Massaua alla resa dei prigionieri dopo la battaglia d'Adua. Narrazione storica, Firenze, Salani, 1902
  • Carlo Carbone, L'anticolonialismo italiano durante la prima guerra d'Africa, in “Studi storici”, 2 (1972), pp. 419-421
  • Nicola Labanca, In marcia verso Adua, Torino, G. Einaudi, 1993
  • La storia d'Italia, Roma, La Biblioteca di Repubblica, 2005, vol. 25, Cronologia, p. 205