Manifestazioni contro la fame

21 gennaio 1945, 00:00

Il 21 gennaio varie decine di donne “ardimentose” di Baricella e Malalbergo, appoggiate dalle Sap locali, manifestano contro la fame e contro i rastrellamenti.

A Pieve di Cento un gruppo di donne si presenta in municipio reclamando gli alimentari "rubati al popolo" dai Tedeschi e dai fascisti.

Il 25 gennaio a Crespellano i partigiani svuotano un magazzino di viveri, che vengono poi distribuiti alla popolazione. Per rappresaglia, il 30 gennaio i tedeschi circondano il paese, perquisiscono le case e catturano quattordici “ribelli”. 

Il 27 gennaio le proteste coinvolgono Bazzano, Sala Bolognese, Castel Maggiore, Sant'Agata, Bentivoglio.

Tra febbraio e marzo le agitazioni si ripetono in vari comuni della Bassa, con i partigiani “pronti a intervenire con le armi in caso di necessità”.

Il 3 febbraio le donne si riuniscono davanti ai municipi di Budrio, Granarolo, Medicina e Minerbio chiedendo generi alimentari. A Baricella i lavoratori della Todt in sciopero ottengono di non lavorare nei giorni festivi.

Il 5 febbraio a Bazzano circa 250 donne assaltano un magazzino comunale, si impossessano di zucchero e marmellata e la distribuiscono alla gente.

Il giorno dopo un migliaio di donne, provenienti anche da Crespellano, Monteveglio e Oliveto, occupano il centro del paese e si avviano verso il municipio protette dai partigiani. Costringono il commissario comunale a fare i nomi di persone ricche che tengono viveri nascosti, che poi vanno a prelevare (M.A. Varani).

Il 19 febbraio a Galliera è assaltata e messa a soqquadro la sede comunale. Il 22 febbraio circa 150 donne manifestano di nuovo a Malalbergo. Il 1° marzo si affollano davanti ai municipi a San Giorgio di Piano e a Castel Maggiore.

Il 2 marzo è pubblicato un appello del Comitato provinciale dei Gruppi di Difesa della Donna in cui si invitano tutte le donne a imitare quelle di Malalbergo, protagoniste delle lotte nei mesi precedenti.

Approfondimenti
  • Gli antifascisti, i partigiani e le vittime del fascismo nel bolognese, 1919-1945, Bologna, Comune-ISREBO, vol. I, Nazario Sauro Onofri, Bologna dall'antifascismo alla Resistenza, 2005, pp. 385-386
  • Luigi Arbizzani, Nazario Sauro Onofri, Giuliana Ricci Garotti, L'unione dei mille strumenti. Storia della cooperazione bolognese dal 1943 al 1956, Bologna, Emilia Romagna, 1991, pp. 46-56
  • Cesarino Volta, Mondo contadino e lotta di liberazione. Resistenza in pianura, Baricella-Malalbergo 1943-45, s.l., Brechtiana, 1980, pp. 34-35