L'urbanistica "riformista" di Campos Venuti

19 novembre 1962, 00:00

Il 19 novembre l'assessore Giuseppe Campos Venuti (1926-2019) presenta in Consiglio comunale la proposta di legge urbanistica ministeriale (L. 167/62).

L'architetto romano e i suoi collaboratori si battono per una svolta della politica urbanistica locale, proponendo la sostituzione del criterio della qualità a quello della quantità degli insediamenti. Auspicano inoltre misure radicali contro la rendita fondiaria.

La nuova azione mira a realizzare una struttura urbana il più possibile integrata, sia per gruppi sociali che per funzioni cittadine, difendendo il centro storico, destinando aree migliori e meno periferiche all'edilizia popolare, realizzando capillarmente in ogni zona molti servizi e aree verdi.

Il 7 giugno 1963 Campos Venuti presenterà un piano per le aree da destinarsi all'edilizia economica e popolare (PEEP), che sarà approvato nella seduta consigliare del 1° ottobre 1964.

Approfondimenti
  • Bologna 1945-1980. Cronologia istituzionale essenziale, a cura di Paola Furlan, in La febbre del fare, documentario di Michele Mellara e Alessandro Rossi, Bologna, Cineteca - Mammut film, 2010, alleg., p. 21
  • Giuseppe Campos Venuti, Un bolognese con accento trasteverino. Autobiografia di un urbanista, Bologna, Pendragon, 2011
  • Giuseppe Campos Venuti, La terza generazione dell'urbanistica, 2. ed., Milano, Angeli, 1988, p. 177
  • Giuseppe Campos Venuti, L'urbanistica riformista, Milano, ETAS libri, 1991, pp. 219 sgg.
  • L.Leonardi, F. Morelli, C. Vietti, La storia del Peep. Politica urbanistica ed edilizia a Bologna dagli anni Sessanta al Piano strutturale comunale, Bologna, Edizioni Tempinuovi, 2008, pp. 44-47
  • Giancarlo Mattioli, Le trasformazioni intervenute nell'edilizia popolare cittadina dal '70 ad oggi, in Il sogno della casa. Modi dell'abitare a Bologna dal Medioevo ad oggi, a cura di Renzo Renzi, Bologna, Cappelli, 1990, pp. 235-242
  • Vieri Quilici, Armando Sichenze, Costruttori di architetture: Bologna 1960-1980, Roma, Officina, 1985