L'Università ingloba la Cà Grande dei Malvezzi

@ Largo Trombetti 4, Bologna (BO)
8 maggio 1827, 00:09

Con le rendite della tenuta Torre di Cocceno, assegnata con decreto del 28 giugno 1805 da Napoleone all'Università di Bologna per provvedere all'Orto botanico e ai laboratori scientifici, l'Ateneo allarga la sua sede.

Con Rogito dell'8 maggio il Cancelliere Cardinale Arcivescovo Oppizzoni acquista per scudi 16.000 l'antica Cà Grande (o Cà Granda) dei Malvezzi, attigua a Palazzo Poggi, che consente di raddoppiare lo spazio disponibile. Giovan Battista Martinetti progetta il passaggio di comunicazione tra i due fabbricati.

Nel nuovo palazzo troveranno sede il Rettorato con la sua Cancelleria e i Collegi. Alcune sale del piano superiore saranno unite al Gabinetto di Anatomia Umana, mentre in una rimessa sarà impiantato lo Stabilimento di Clinica Veterinaria voluto dal prof. Alessandrini.

I Malvezzi abitavano fin dal XIII secolo nella parrocchia di San Sigismondo. Nel '400 sulle loro case vecchie Gaspare e Virgilio Malvezzi fecero costruire un palazzo a un solo piano coronato di merli, retto da un lungo portico a quattordici archi, con la facciata scandita da bifore gotiche e eleganti balconcini.

Nel Settecento, le vaste sale e le gallerie della Cà Grande si riempirono di paesaggi, fregi e stucchi.

Nel 1686 i Malvezzi fecero costruire anche un teatro “tutto di legno”, dotato di quattro ordini di 16 palchi ognuno e aperto al pubblico pagante. Fu dedicato soprattutto al dramma per musica e divenne il preferito dell’aristocrazia bolognese.

Vi lavorarono come scenografi “i famosi Bibieni” (Antonio Bibiena e Francesco Galli Bibiena), vi cantò in più occasioni il grande Farinelli. Venne purtroppo distrutto il 19 febbraio 1745 da un terribile incendio.

Approfondimenti
  • Augusto Aglebert, La riforma delle Opere Pie di Bologna e il loro passato, presente ed avvenire. Descrizione e proposte, Bologna, Regia Tipografia, 1874, pp. 57-58
  • Adriano Bacchi Lazzari, Giuliano Musi, Bologna all'Opera. Le voci più prestigiose nate sotto le Due Torri dal 1600 al 1980, Bologna, Minerva, 2016, p. 25
  • Umberto Beseghi, Palazzi di Bologna, 2. ed., Bologna, Tamari, 1957, pp. 162-163
  • Andrea Cammelli, Università e studenti: dinamiche culturali e sociali dall'Unità ai giorni nostri, in: L'Università a Bologna. Maestri, studenti e luoghi dal XVI al XX secolo, a cura di Gian Paolo Brizzi, Lino Marini, Paolo Pombeni, Bologna, Cassa di Risparmio (...), 1988, p. 225
  • Serafino Mazzetti, Memorie storiche sopra l'Università e l'Istituto delle Scienze di Bologna e sopra gli stabilimenti e i corpi scientifici alla medesima addetti, Bologna, tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1840, p. 41
  • Maria Chiara Mazzi, Alla ricerca dei teatri perduti di Bologna a nord ovest della Via Emilia, Bologna, in riga edizioni, 2020, pp. 35-39
  • Gianmario Merizzi, ... e tutta la città era in suoni. I luoghi della storia della musica a Bologna, Bologna, Comune di Bologna, 2007, p. 44
  • Palazzo Poggi. Da dimora aristocratica a sede dell'Università di Bologna, a cura di Anna Ottani Cavina, Bologna, Nuova Alfa Editoriale, 1988, p. 81
  • Storia della Università di Bologna, vol. 2., Luigi Simeoni, L'età moderna (1500-1888), Bologna, Zanichelli, 1947, pp. 166-167