Luigi Folli e il "realismo borghese"
“Nidia e Glauco, riuniti nella medesima tela dal signor Luigi Folli di Massalombarda, stanno insieme così male, che Nidia si decide a andarsene ad altra vita, e nel quadro susseguente, muore affogata in un mare di rosolio di menta ...” (P.C. Ferrigni)
Il pittore Luigi Folli (1830-1891) si stabilisce definitivamente a Bologna per insegnare Disegno e Ornato all’Istituto Clemente Primodì, collegio che avvia ragazzi orfani all'apprendistato di arti e mestieri.
Nel capoluogo emiliano ha già frequentato l'Accademia, sovvenzionato dalla Congregazione di Carità del suo paese natale, Massalombarda (RA), dove è tornato a vivere per alcuni anni dopo il diploma.
Artista versatile e prolifico, ha ottenuto riconoscimenti fin dalla Prima Esposizione Nazionale del nuovo Regno d'Italia a Firenze.
Nel 1863 un suo quadro è stato acquistato a Bologna dalla Società protettrice delle belle arti. Alle esposizioni di questo sodalizio - benefiche per gli artisti, che qui possono vendere opere, invece che ottenere solo premi onorifici - ha partecipato numerose volte con alterno successo.
Nel 1865 è tornato in mostra a Firenze e l'anno dopo ha partecipato a Milano all'Esposizione di Brera.
Nell'ottobre 1867 ha portato cinque opere alla Seconda Esposizione delle Accademie dell'Emilia, dove si è rivelato come pittore del “realismo borghese”, vicino a Lega e ai macchiaioli toscani.
Si è dimostrato inoltre attento alla evoluzione del costume, come nel quadro La lettura del giornale illustrato, dove a leggere per il gruppo di astanti è una giovane donna.
Nel 1874 Folli lascerà il suo atelier a Palazzo Bentivoglio e andrà Roma a studiare l'arte classica e a dipingere rovine.
Nel 1888 sarà di nuovo a Bologna per la Grande Esposizione. Poco prima della morte otterrà l'incarico di professore supplente alla Scuola popolare di disegno e plastica di Cento (FE).
- 101 cose da sapere sulla pittura dell'800 a Bologna, a cura di Roberto Martorelli, Granarolo dell'Emilia, Patron, 2024, scheda n. 07
- Le arti della salute: il patrimonio culturale e scientifico della sanità pubblica in Emilia-Romagna, a cura di Graziano Campanini, Micaela Guarino, Gabriella Lippi, Milano, Skira, 2005, p. 208, 260, 321
- Non solo pietà. Opere d'arte dagli ospedali della provincia di Ravenna, a cura di Gabriella Lippi, Ravenna, Longo, 1997, pp. 83-84
- Luigi Quadri, Memorie per la storia di Massalombarda, Imola, Galeati, 1970
- Luigi Quadri, Gli uomini più distinti di Massa Lombarda. Memorie paesane, trascrizione e note a cura di Domenica Martini, Massa Lombarda, Comune, 1989
- Yorick figlio di Yorick (avv. P. C. Ferrigni), Fra quadri e statue. Strenna ricordo della seconda esposizione nazionale di belle arti. Lettere al Pungolo, Milano, Treves, 1873, p. 210

- particolare - Luigi Folli (1830-1891) - Collezione privata - copyr. Museo Risorgimento Bologna - Certosa - Fonte della foto: Storia e memoria di Bologna (www.storiaememoriadibologna.it)