L'Ufficio di notizie per le famiglie dei militari

dal 1 al 31 luglio 1919

Termina l'attività dell'Ufficio per le notizie alle famiglie dei militari al fronte. E' una iniziativa benemerita, originata in Francia e promossa per la prima volta in Italia da alcune donne bolognesi, tra le quali la contessa Lina Bianconcini Cavazza, che ha messo a disposizione il primo piano del suo palazzo in via Farini.

Il servizio ha ottenuto il riconoscimento del Ministero della Guerra e della Prefettura e il sostegno del Comune, della Camera di Commercio e della Cassa di Risparmio.

Ha avuto il compito di "rendere meno ingombranti i rapporti epistolari fra le famiglie e i richiamati, di trasmettere le notizie tanto desiderate ai partenti e a quelli che restano, e a dare tutte le altre indicazioni, che possono servire a rendere meno assillante lo stato d'animo dei famigliari in confronto ai combattenti lontani".

Nel corso del conflitto mondiale ha compilato, servendosi dell'opera di 350 volontari, un enorme archivio con milioni di voci, comprendente circa 14.000 schede relative ai caduti e ai dispersi provenienti dai comuni della provincia di Bologna (2.310 sono i caduti e 203 i dispersi dalla città). Il materiale raccolto sarà poi pubblicato nel 1927.

Durante la guerra Bologna ha ospitato anche l'Ufficio di concentrazione militare, dipendente dal Comando supremo, che attuava la censura sulla corrispondenza e smistava i pacchi per i soldati al fronte.

Approfondimenti
  • "1915-1918" - "1940-1945": cifre colme di caduti, in: 50. della Resistenza, numero unico di “Resistenza oggi Bologna”, a cura di Giuseppe Brini, Bologna, ANPI provinciale, 1995, p. 142
  • Aemilia ars, 1898-1903: Arts & Crafts a Bologna, Bologna, Collezioni comunali d'arte, 9 marzo-6 maggio 2001, a cura di Carla Bernardini, Doretta Davanzo Poli, Orsola Ghetti Baldi, Milano, A+G, 2001, pp. 129-130
  • Serena Bersani, 101 donne che hanno fatto grande Bologna, Roma, Newton Compton, 2012, p. 213
  • R. BODO, L’Ufficio Notizie: una straordinaria mobilitazione di volontari (e soprattutto volontarie) 1915-1919, in: “Posta militare e storia postale“, 147 (2018), pp.33–41.
  • Giuseppe Brini, Artigiani a Bologna. Cenni di storia e attualità, Bologna, Tamari, 1978, p. 141
  • Giuseppe Brini, Quelli del tramway. Cento anni di vita e di lotta nella città di Bologna, Bologna, Centro Stampa ATC, 1977-1985, vol. I, p. 131
  • La città rossa nella Grande Guerra, dvd, a cura di Alessandro Cavazza e Lorenzo Stanzani, Bologna, Istituto per la Storia del Risorgimento italiano, 2008
  • Tiziano Costa, Bologna durante la Grande guerra. Storie di cent'anni fa, Bologna, Costa, 2015, p. 6 (foto)
  • Tiziano Costa, Grande libro dei personaggi di Bologna. 420 storie, Bologna, Costa, 2019, p. 50
  • Fabio Degli Esposti, La grande retrovia in territorio nemico. Bologna e la sua provincia nella Grande Guerra (1914-1918), Milano, Edizioni Unicopli, 2017, p. 10
  • Elisa Erioli, L'Ufficio per le notizie alle famiglie dei militari: una grande storia di volontariato femminile bolognese, in "Bollettino del museo del Risorgimento", 50 (2005), pp. 75-89
  • Luigi Federzoni, Bologna carducciana, Bologna, L. Cappelli, 1961, pp. 228-229
  • Gente comune impigliata nella storia. I bolognesi nella grande guerra, Bologna, a cura dell'Istituto Comprensivo 1, 2013, pp. 56-63
  • Luciano Gherardi, Il mio cuore è negli altipiani, in: Franco Cavazza, Le agitazioni agrarie in provincia di Bologna dal 1910 al 1920, ristampa anastatica, Bologna, Istituto per la storia di Bologna, 1994, pp. XIX-XX
  • Erica Landucci, Passeggiata nel Liberty Bolognese, Bologna, Paolo Emilio Persiani, 2020, p. 96
  • Memorie della grande guerra. Le tombe dei caduti nel cimitero monumentale della Certosa di Bologna, a cura di Mirella Cavalli, Argelato, Minerva, 2007, pp. 49-50
  • Elena Musiani, Dal salon all'atelier: spazi delle donne bolognesi dal 1861 al 1911, in: ... E finalmente potremo dirci italiani. Bologna e le estinte Legazioni tra cultura e politica nazionale 1859-1911, a cura di Claudia Collina, Fiorenza Tarozzi, Bologna, Editrice Compositori - Istituto per i Beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna, 2011, p. 218
  • Pane e alfabeto. Francesco Zanardi sindaco socialista di Bologna (1914-1919), a cura di Marco Poli, Bologna, Costa, 2014, p. 119
  • Marco Poli, Bologna com'era, Argelato, Minerva, 2020, p. 11
  • Marco Poli, Cose d'altri tempi 4. Frammenti di storia bolognese, Argelato, Minerva, 2015, p. 111
  • Storia di Italo. Bologna 1914 - Monte Grappa 1918, a cura di Valeria Roncuzzi, Argelato, Minerva, 2015, p. 112, 136, 138 (ill.)
  • Patrizio Tonelli, L'Archivio dei caduti della guerra mondiale 1915-1918 della Provincia di Bologna, in "Bollettino del museo del Risorgimento", 50 (2005), pp. 91-108
  • Torri e castelli. Bologna e la sua provincia. Storia, dizionario biografico, opere d'arte, notizie d'oggi, 2. ed. ampliata a cura di Luigi Arbizzani e Pietro Mondini, Bologna, Editrice Galileo, 1966, p. 43 (dei 10.745 caduti nella provincia di Bologna il 59 percento sono lavoratori agricoli)
  • Ufficio centrale notizie Bologna, I morti della provincia di Bologna nella guerra 1915-1918 per elenco alfabetico, Bologna, Tip. P. Neri, 1927