L'Officina meccanica Calzoni

dal 1 gen al 31 dic 1834

Alessandro Calzoni (1807-1855) fonda in Strada Maggiore una officina con fonderia per la fabbricazione con torchio a pressione di posate di peltro.

Prima fabbrica nel bolognese ad applicare la forza del vapore nel processo produttivo, è da considere l'azienda capostipite del settore metalmeccanico, destinato ad un grande avvenire nella zona.

All'inizio essa impiega circa cento operai e utilizza macchine francesi, montate e assistite da tecnici tedeschi.

Nel 1838 l'officina si trasferirà nella chiesa del Carrobbio, vicino alla Mercanzia, con ingresso in via Castiglione n. 7. Gli affari vanno molto bene e ormai altre lavorazioni affiancano quella delle posate: stampi di candele, lucerne, lumi ...

Alessandro sarà stimolato a migliorare la sua cultura tecnica dopo la visita alla grande Esposizione industriale londinese del 1851. Purtroppo, però, morirà prematuramente nel 1855, lasciando l'azienda ai figli Alfonso e Costantino.

Nel 1863 la Calzoni, già notevolmente sviluppata, si trasferirà agli Orti Garagnani, tra le attuali via Pietramellara e Boldrini.

Nel 1876 otterrà il brevetto per un torchio a leva multipla ad azione continua che avrà applicazione diffusa nel settore agricolo.

Alla fine del secolo la Calzoni sarà una delle aziende leader nel mondo per la meccanica di precisione.

Approfondimenti
  • Aldini Valeriani. Storia di una grande scuola bolognese, a cura del Consiglio direttivo A.L.I.A.V., San Giovanni in Persiceto, Litografia Persicetana, 2012, p. 112
  • Milana Benassi Capuano e Maria Angela Neri, Oltre i cancelli... al Reno, Bologna, Istituto Comprensivo n. 1, 2010, pp. 94-96, 107
  • Pompeo Bertolazzi, Cronache risorgimentali, 1831-1849, a cura di Giovanni Guidi, Bologna, Costa, 1999, p. 117
  • Bologna. Guida di architettura, a cura di Giuliano Gresleri, Torino (ecc.), U. Allemandi & C., 2004, p. 159 (data cit. 1836)
  • Una città italiana. Immagini dell'Ottocento bolognese, a cura di Franco Cristofori, Bologna, Alfa, 1965, pp. 60-63
  • Giorgio Dragoni, Per una storia della fisica a Bologna, Bologna, Bononia University Press, 2010, p. 37
  • Guida al Museo del Patrimonio Industriale. Cinque secoli di storia in una fornace da laterizi, a cura di Roberto Curti e Maura Grandi, Bologna, Museo del patrimonio industriale, 2003, p. 29
  • Imparare la macchina. Industria e scuola tecnica a Bologna, a cura di Roberto Curti e Maura Grandi, Bologna, Compositori, 1998, pp. 46-49 (data cit.: 1830)
  • Alessandro Molinari Pradelli, Bologna in vetrina: dall'Unità d'Italia alla Belle Epoque, Bologna, L'inchiostro blu, Cassa di Risparmio in Bologna, 1994, p. 140
  • Maria Angela Neri, Quando si tirava la vita coi denti ... , a cura di Gianfranco Paganelli, Bologna, Centro sociale ricreativo culturale Santa Viola, 2004, pp. 144-161 (foto)
  • Paola Pacetti, Gli anni 1850-1860: fra innovazione e conservazione. L'attività manifatturiera a Bologna e Ferrara, in: Storia della Emilia Romagna, a cura di Aldo Berselli, Imola, University Press Bologna, 1980, vol. 3., p. 217
  • Gianfranco Paganelli, La storia siamo anche noi... Quarantennale del Centro Santa Viola, Bologna, Casa di Quartiere, Centro sociale, ricreativo e culturale "Santa Viola" APS, 2020, pp. 91-93
  • Orlando Pezzoli, Fuori porta, prima del ponte: Santa Viola, Bologna, Comitato ricerca storica e sociale su Santa Viola, 1976, pp. 56-58
  • Marco Poli, Accadde a Bologna. La città nelle sue date, Bologna, Costa, 2005, p. 203
  • Odoardo Rombaldi, Manifatture e commercio nell'età napoleonica e della Restaurazione, in: Storia della Emilia Romagna ... cit., vol. 3., p. 195
  • La ruota e l'incudine. La memoria dell'industria meccanica bolognese in Certosa, a cura di Antonio Campigotto, Roberto Martorelli, Bologna, Minerva, 2016, pp. 83-86