Lo "Stabat Mater" di Rossini all'Archiginnasio

@ Piazza Galvani, 1, 40124 Bologna BO
18 marzo 1842, 00:16

Nell'Aula dei Legisti dell'Archiginnasio si esegue il 18 marzo lo Stabat Mater di Gioachino Rossini, diretto da Gaetano Donizetti.

L'opera ha avuto grande successo a Parigi nel gennaio 1842 e il maestro pesarese ha accettato di eseguire la prima italiana a Bologna, purché il ricavato servisse a fondare "almeno le prime basi" di una cassa di pensione per cantanti e musicisti bolognesi "specialmente bisognosi" (la futura Istituzione Rossini).

Per l'occasione è raccolta un'orchestra di 63 elementi, in parte professionisti, in parte giovani studenti o aristocratici dilettanti. Stessa composizione ha il coro, di 87 elementi.

Tra i solisti, vagliati da Rossini personalmente, spiccano i nomi del soprano Clara Novello (1818-1908), insuperabile interprete delle opere di Donizetti, e del famoso tenore Nicola Ivanoff (1810-1880).

Vi sono anche dilettanti di talento, quali la contessa Clementina degli Antoni e il conte Pompeo Belgioioso.

Per non creare disturbo durante le prove, circondate da grande riserbo, è deviato persino il traffico delle carrozze.

La sera della prima, alla quale assistono anche il cardinale legato Spinola e l'Arcivescovo Oppizzoni, Rossini si assenta, dopo aver presentato il maestro Donizetti e i cantanti.

Interverrà solo alla terza e ultima esecuzione, accolto da “festosissime acclamazioni”. Apparirà allora particolarmente emozionato: abbraccerà e bacerà il direttore e piangerà a dirotto, tra le grida assordanti del pubblico.

Dopo questo importante evento musicale, l'aula dell'Archiginnasio sarà conosciuta per sempre come la Sala dello Stabat Mater.

Una replica dell'opera si terrà a palazzo Hercolani, sede di un frequentato salotto letterario animato dalla principessa Maria Laura Malvezzi (Donna Marì).

Il successo dello Stabat Mater accellererà le trattative di Rossini e del Comune di Bologna per avere Donizetti come direttore del Liceo musicale, avviate fin dal 1841. Al maestro bergamasco verrà offerta anche la direzione di tutte le manifestazioni cittadine e uno stipendio maggiore di quello in precedenza concordato con Mercadante.

Il marchese Pizzardi gli offrirà un "delizioso appartamento" nel suo palazzo. Nonostante gli accorati appelli di Rossini - "Non m'abbandonare Donizetti! Attendo come una innamorata la tua decisione" - il tentativo non andrà a buon fine.

Approfondimenti
  • Augusto Aglebert, La riforma delle Opere Pie di Bologna e il loro passato, presente ed avvenire. Descrizione e proposte, Bologna, Regia Tipografia, 1874, p. 59
  • Luca Baccolini, I luoghi e i racconti più strani di Bologna. Alla scoperta della "dotta" lungo un viaggio nei suoi luoghi simbolo, Roma, Newton Compton, 2019, p. 66
  • Bologna visitata in bicicletta, a cura del del Monte Sole Bike Group, Ozzano Emilia, Arti Grafiche Reggiani, 1999, p. 125
  • Marina Calore, Bologna a teatro. L'Ottocento, Bologna, Guidicini e Rosa, 1982, pp. 43-45
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  • Coscienza urbana e urbanistica tra due millenni, vol. 1., Fatti bolognesi dal 1796 alla prima guerra mondiale, Bologna, San Giorgio in Poggiale, 11 dicembre 1993-13 febbraio 1994, a cura di Franca Varignana, Bologna, Grafis, 1993, p. 163
  • Vittorio Emiliani, Il furore e il silenzio. Vite di Gioachino Rossini, Bologna, Il Mulino, 2007, pp. 347-349
  • Grande musica dello Stabat Mater del celeberrimo cav. Gioachino Rossini eseguita in Bologna le sere delli 18, 19 e 20 marzo 1842, in: "Gazzetta privilegiata di Bologna", 34, 21 marzo 1842, pp. 1-2
  • Maria Chiara Mazzi, Bologna nelle storie della musica. Un itinerario in otto tappe per una visita al Museo della Musica, Bologna, in riga edizioni, 2019, p. 32
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  • Un mondo di musica. Concerti alla Società del Casino nel primo Ottocento, a cura di Maria Chiara Mazzi, Bologna, Museo del Risorgimento, 2014, p. 130, 162

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