Il comitato di Provianda e lo "spaccio delle farine"

9 giugno 1863, 00:00

L'assemblea della Società Operaia approva l'apertura di uno “spaccio delle farine” per fronteggiare l'aumento continuo dei prezzi dei generi alimentari e in particolare del pane.

Per attuare il progetto è istituito un comitato di Provianda, presieduto dal marchese Luigi Pizzardi, che riceve offerte da persone di ogni ceto sociale. La Società Felsinea concorre con cento azioni da cinque lire.

Lo spaccio, nucleo originario della cooperazione bolognese, sarà aperto dal gennaio 1864 in un locale messo a disposizione dal Municipio. Distribuirà farina e altri prodotti alle famiglie povere, a un prezzo inferiore a quello del mercato.

La “filantropica istituzione”, appoggiata dalla loggia massonica “Galvani”, avrà il plauso anche dei liberali moderati.

Nel 1865 la debole Provianda confluirà nella Cooperativa di Consumo - la prima aperta in provincia di Bologna - riconosciuta con il R.D. del 16 luglio 1868.

Approfondimenti
  • Luigi Arbizzani, Sguardi sull'ultimo secolo. Bologna e la sua provincia, 1859-1961, Bologna, Galileo, 1961, p. 26 (data cit.: 1864)
  • Enrico Bottrigari, Cronaca di Bologna, a cura di Aldo Berselli, Bologna, Zanichelli, 1960-1962, vol. 3., p. 324, 326
  • Mario Maragi, Storia della Società Operaia di Bologna, Imola, Cooperativa P. Galeati, 1970, pp. 77-78
  • Marco Poli, Bologna com'era, Argelato, Minerva, 2020, p. 123
  • Fiorenza Tarozzi, Politica e società: i primi cinquant'anni di Bologna nel Regno unitario, in: ... E finalmente potremo dirci italiani. Bologna e le estinte Legazioni tra cultura e politica nazionale 1859-1911, a cura di Claudia Collina, Fiorenza Tarozzi, Bologna, Editrice Compositori - Istituto per i Beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna, 2011, pp. 25-26
  • Fiorenza Tarozzi, Uno sguardo sulla massoneria bolognese nell'Ottocento, in: Bologna massonica. Fra passione e ragione, a cura di Giovanni Greco, 3. ed., Bologna, CLUEB, 2016, p. 120