Lo sciopero dei fornaciai

8 aprile 1913, 00:00

Inizia l'8 aprile un lungo sciopero nelle fornaci. I fornaciai, che producono 2.000-2.200 mattoni al giorno in 11-12 ore di lavoro, con misere paghe intorno alle 3 lire, presentano, tramite un loro Comitato di agitazione, una serie di rivendicazioni sui salari e sui cottimi.

Tranne i padroni della Società Anonima Emiliana, gli altri industriali dei laterizi negano le richieste degli operai e comincia un duro braccio di ferro, che si protrarrà fino al 22 agosto.

Per quattro mesi i fornaciai vivranno solo con il sussidio settimanale di 4 lire offerto dalla solidarietà di altre categorie.

Faranno “la fame grande” con le loro famiglie, riuscendo però a contrastare i tentativi padronali di riprendere e normalizzare la produzione, supportati dall'intervento della forza pubblica e di crumiri provenienti dal Veneto.

Approfondimenti
  • 40 anni di lotte e di lavoro della Cooperativa operaia Fornaciai, numero unico, a cura della Cooperativa Operaia Fornaciai di Bologna, Bologna, Tip. Moderna, 1960
  • Giuseppe Brini, Quelli del tramway. Cento anni di vita e di lotta nella città di Bologna, Bologna, Centro Stampa ATC, 1977-1985, vol. I, p. 116
  • Pietra su pietra. Storie di fornaciai e muratori a Bologna tra immagini e parole, a cura di Franco Della Peruta e Angelo Varni, Casalecchio di Reno, Grafis, 1989, p. 88