Lo "sbaroccamento" del Palazzo comunale

@ Piazza Maggiore, 6, 40121 Bologna BO
dal 1 gen al 31 dic 1885

Tra il 1885 e il 1887 è restaurata la parte più antica del palazzo comunale, in corrispondenza della torre dell'orologio. Vengono riaperte le arcate del portico sulla piazza Maggiore e alcune antiche finestre.

Nel 1879, durante lavori di manutenzione, sono stati scoperti alcuni pilastri con capitello dell'originaria Casa della Biada, il prezioso deposito dei grani della città medievale.

L'ing. Raffaele Faccioli (1836-1914), già autore di discutibili restauri in Santo Stefano, segue solo in parte le autorevoli indicazioni avanzate nel 1883 da Giovanni Gozzadini (1810-1887), contrario alla demolizione del muro a scarpa esistente.

L'operazione di "sbaroccamento" del palazzo comporta la distruzione dell'antica Ringhiera degli Anziani affacciata sulla piazza, del carosello dei Magi che ornava il grande orologio e della balaustra di coronamento della torre, sostituita da un pesante parapetto in mattoni.

Si salva solo il cupolino quattrocentesco, definito dal consigliere Giuseppe Bacchelli un cappello da cardinale sulla testa di un guerriero medievale.

Approfondimenti
  • Umberto Beseghi, Palazzi di Bologna, 2. ed., Bologna, Tamari, 1957, pp. 53-72
  • Otello Mazzei, Alfonso Rubbiani: dalla città “sognata” alla città “ricostruita”. Bologna 1868-1913, in Storia illustrata di Bologna, a cura di Walter Tega, Milano, Nuova editoriale AIEP, 1987-1991, vol. V, pp. 73-74
  • Le meraviglie di Bologna, vol. 2: Piazza Maggiore, testo di Giancarlo Bernabei, Bologna, Santarini, 1992, pp. 31-33
  • Il palazzo comunale, a cura di Giancarlo Roversi, Bologna, Comune di Bologna, 1981, p. 17
  • La Piazza Maggiore di Bologna. Storia, arte, costume, a cura di Giancarlo Roversi, Bologna, Aniballi, 1984, pp. 50-53
  • Guido Zucchini, La verità sui restauri bolognesi, Bologna, Tipografia Luigi Parma, 1959, pp. 41-44