L'istituto per ciechi "Cavazza" è in fermento

22 febbraio 1969, 00:00

Il consiglio di amministrazione “Cavazza” si dichiara disponibile a trattare con i convittori, dopo che nei giorni precedenti l'istituto per ciechi è stato occupato e ci sono state contestazioni contro il presidente, on. Giovanni Elkan (1910-1997).

L’organo di gestione è accusato “di non saper indirizzare le loro possibilità finanziarie per il raggiungimento di una moderna educazione dei ciechi”.

La situazione sembra tornare alla normalità, ma il 22 febbraio, di fronte al rifiuto di accogliere in consiglio un certo numero di studenti, il “Cavazza” viene di nuovo occupato e l'amministrazione, per rappresaglia, chiude l'istituto.

Mentre il Consiglio Provinciale propone di assumere direttamente la gestione, il vicepresidente del "Cavazza" fa un esposto alla magistratura, chiedendo lo sgombero.

Approfondimenti
  • Paolo Conti, 1969. Tutto in un anno, Bari-Roma, Laterza, 2019
  • Giampaolo Venturi, Il Cavazza di Bologna. Saggio storico sui primi sessant'anni dell'Istituto in occasione del centenario della fondazione, Bologna, G. Barghigiani, 1984