L'Istituto Convitto Ungarelli in Palazzo Martinetti

@ Via San Vitale 56, Bologna
dal 1 gen al 31 dic 1867

Germano Rossi, nipote della contessa Cornelia Martinetti (1771-1867) da poco scomparsa, concede in affitto all'Istituto Ungarelli il palazzo di famiglia in via San Vitale n. 56.

Lo stabile, che ingloba, in una vasta area centrale della città, i resti di alcuni conventi soppressi in epoca napoleonica, fu sede di uno dei più importanti cenacoli letterari dell'Ottocento, l'Orto delle Esperidi.

Vi furono accolti a più riprese i maggiori artisti e letterati italiani ed europei in transito a Bologna, da Foscolo a Byron, da Monti a Canova, molti dei quali affascinati dalle grazie della bellissima e coltissima ospite.

L'Istituto convitto Ungarelli è stato fondato nel 1859 dal padre barnabita don Luigi Ungarelli. Propone studi “infantili, elementari, tecnici, ginnasiali e liceali”.

Per accedervi è prevista una “retta annua mite senza spese superflue”, con sconti per i fratelli o per più di tre ragazzi provenienti dallo stesso paese.

Oltre alle normali materie e all'istruzione religiosa, "impartita da dotto e pio sacerdote", si tengono “lezioni di galateo e doveri sociali”.

Alle famiglie si promettono "cure assidue, vigilanti, amorose" per i ragazzi, "affinché colla disciplina progredisca anche il profitto negli studi".

I collegiali vestono, come uniforme obbligatoria, “la simpatica divisa del bersagliere”. Su di essi gli insegnanti esercitano una vigilanza assidua e una “disciplina famigliare, amorosa, ma risoluta”.

Al piano terra del palazzo sono situati gli uffici amministrativi del collegio, mentre i piani superiori ospitano, in “ampie sale ben arieggiate e luminose”, le aule, le sale studio e i dormitori.

Molto importante è il museo didattico istituito dal cav. Ungarelli per l'istruzione primaria e secondaria, in cui spiccano "un quadro degli animali vertebrati" della provincia di Bologna e grandi carte topografiche in scala 1:5000.

Il famoso giardino della contessa Martinetti è usato per la ricreazione degli alunni. Scomparirà dopo il trasferimento dell'Istituto e la successiva lottizzazione dell'area.


Approfondimenti
  • G. Fanti, La mostra didattica all'Esposizione di Bologna, in: "Rassegna emiliana di storia, letteratura ed arte", 7 (1888), pp. 435-436
  • Augusto Lipparini, L'istituto-convitto Ungarelli in Bologna, Bologna, Tip. Azzoguidi, 1883