L' "Irnerio" di Luigi Serra

dal 1 al 30 giugno 1886

Nella volta della sala del Consiglio provinciale in palazzo d'Accursio Luigi Serra (1846-1888) dipinge Irnerio che glossa le antiche leggi, grande quadro dalle valenze simbolico-allegoriche, che si distacca dal realismo delle opere precedenti.

La trama storica appare condotta secondo un linguaggio floreale, che anticipa il liberty. Il lavoro, che evoca il più famoso tra i giuristi dell'antico Studio bolognese, riceverà il plauso entusiastico di Giosuè Carducci.

Ex allievo del Collegio Venturoli e dell'Accademia di Belle Arti, vincitore del prestigioso Pensionato Angiolini, Serra è giornalista oltre che pittore. Sotto lo pseudonimo de “L'Imbianchino” scrive cronache mondane e discetta di arte, teatro e politica su vari giornali.

La morte lo coglierà a soli 42 anni, nel 1888, proprio all'inizio del meritato successo di pubblico e di critica della sua originale ricerca artistica. Sarà un “lutto grandissimo veramente; non bolognese, non italiano soltanto ma lutto di tutta l'arte contemporanea” (Panzacchi).

Approfondimenti

  • L'artista e l'amico: ritorno a Luigi Serra. Opere e documenti dalla raccolta di Enrico Guizzardi, a cura di Stefano Pezzoli, Orlando Piraccini, Bologna, Compositori, 2008
  • Alessandra Borgogelli, Paolo Stivani, La pittura nell'Ottocento, in: Storia illustrata di Bologna, a cura di Walter Tega, Milano, Nuova editoriale AIEP, 1989, vol. 3., pp. 294-296
  • Carlo Colitta, Figure illustri dell'Ottocento bolognese, Bologna, a cura dell'Autore, s.d, pp. 51-54
  • Claudia Collina, Sicuramente europei. Linguaggi visivi e temi unitari a Bologna e Ferrara, in: ... E finalmente potremo dirci italiani. Bologna e le estinte Legazioni tra cultura e politica nazionale 1859-1911, a cura di Claudia Collina, Fiorenza Tarozzi, Bologna, Editrice Compositori - Istituto per i Beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna, 2011, pp. 98-99
  • Coscienza urbana e urbanistica tra due millenni. 1., Fatti bolognesi dal 1796 alla prima guerra mondiale, Bologna, San Giorgio in Poggiale, 11 dicembre 1993-13 febbraio 1994, a cura di Franca Varignana, Bologna, Grafis, 1993, pp. 78-79
  • Tiziano Costa, Grande libro dei personaggi di Bologna. 420 storie, Bologna, Costa, 2019, p. 170
  • Dal Santerno al Panaro. Bologna e i comuni della provincia nella storia nell'arte e nella tradizione, a cura e coordinamento di Cesare Bianchi, Bologna, Proposta edizioni, stampa 1987, vol. I, p. 154
  • Fondazione Cassa di risparmio in Bologna, Genus Bononiae-musei nella città, Antico e moderno. Acquisizioni e donazioni per la storia di Bologna (2001-2013), a cura di Angelo Mazza, Bologna, Bononia University Press, 2014, pp. 186-189
  • Renzo Grandi, Pittura e scultura nell'Ottocento, in: Storia della Emilia Romagna, a cura di Aldo Berselli, Imola, University Press Bologna, 1980, vol. 3., pp. 1226-1227
  • Augusto Majani, Ricordi fra due secoli. Memorie illustrate di un caricaturista bolognese, presentate da Giuseppe Lipparini, Milano, Academia, stampa 1950, pp. 43-46
  • Concetto Nicosia, Eugenio Riccomini, L'arte emiliana dopo l'Unità, in: Storia d'Italia. Le regioni dall'Unità a oggi. L'Emilia-Romagna, a cura di Roberto Finzi, Torino, Einaudi, 1997, p. 840
  • Marco Poli, Accadde a Bologna. La città nelle sue date, Bologna, Costa, 2005, p. 224
  • Claudio Poppi, La trasfigurazione dell'antico Studio nell'iconografia bolognese tra Serra e De Carolis, in: Lo Studio e la città: Bologna 1888-1988, a cura di Walter Tega, Bologna, Nuova Alfa, 1987, pp. 75-76
  • Eugenio Riccomini, L'arte a Bologna. Dalle origini ai giorni nostri, Bologna, Editoriale Bologna, 2003, pp. 316-317
  • Il segno e il colore: nell'atelier di Luigi Serra, a cura di Claudio Poppi, Cinisello Balsamo, Silvana, 2003
  • Torri e castelli. Bologna e la sua provincia. Storia, dizionario biografico, opere d'arte, notizie d'oggi, 2. ed. ampliata a cura di Luigi Arbizzani e Pietro Mondini, Bologna, Editrice Galileo, 1966, p. 159