L'Industriale Esposizione Bolognese

24 ottobre 1856, 00:05

Dal 24 al 28 ottobre si svolge, nella sede dell'Università, l'Esposizione dei prodotti Agricola Manifatturiera e Industriale, ordinata da una commissione speciale presieduta da Marco Minghetti.

E' divisa in quattro grandi sezioni: industria agricola, industria manifatturiera, industria delle macchine e strumenti e industria “sussidiaria alle arti e alle scienze”.

Nonostante sia una città “non marittima non manifatturiera” e situata in una regione “totalmente agricola”, a detta degli osservatori Bologna può gareggiare nell'industria con le grandi città europee.

Nella sezione manifatturiera sono presenti alcune note fabbriche tessili, come la fabbrica di panni Pasquini, lo stabilimento Manservisi, le seterie di Ulisse Melloni e Giulio Sabbatini.

Assieme ad altre fabbriche di stoffe e tappeti, espone i propri prodotti la grande Filanda della Canonica di Casalecchio, che lavora canape e “stoppe”.

Nella sezione macchine e strumenti spiccano una grande macchina, “composta dagli enormi pezzi di un ciclindro massiccio”, prodotta nell'Officina meccanica e Fonderia di Castel Maggiore e un tornio parallelo di ferro fuso in funzione alla Canonica.

La mostra della ditta Alessandro Calzoni comprende un grande “ornato” di ferro per la villa del conte Malvasia, parapetti per ringhiere, rampanti da scala, una cucina economica e altri lavori.

Si vedono, inoltre, “molte e ingegnose macchine” di vari produttori, come un “rastrello piantatore da frumento”, un “trebbiatore sollecito”, una macchina “per pelare i pomi”, uno strumento per “grammolare e scotolare” la canapa del dottor Sebastiano Zavaglia.

Nell'ultima sezione si notano “belle svariatissime e ingegnose opere”: dai frutti in cera della Società Agraria a diversi saggi di Fotografia, dalle dentiere agli arti artificiali, fino ai lavori di intarsio di Innocenzo Bolognesi, artista senza braccia.

Chiudono l'esposizione due grandi collezioni scientifiche: una della Società Mineralogica con saggi delle miniere di Bisano e Sassonero e un'altra del prof. Sant'Agata con minerali della provincia di Bologna.

Alla rassegna sono presenti alcuni modelli che andranno a far parte della collezione scientifica dell'Istituzione Aldini Valeriani: un modello di pila da riso realizzato da Luigi Poluzzi e alcuni planetari costruiti dal medico e meccanico autodidatta Sebastiano Zavaglia (1824-1876), insegnante delle Scuole Tecniche.

Approfondimenti
  • Gli albori dell'industria a Bologna. Le esposizioni prima dell'Unità. 1852, 1855, 1856, 1857, riedizione promossa dall'Associazione degli industriali della provincia di Bologna, Bologna, Li Causi, 1983, pp. 3-24 (opuscolo alleg.)
  • Aldini Valeriani. Storia di una grande scuola bolognese, a cura del Consiglio direttivo A.L.I.A.V., San Giovanni in Persiceto, Litografia Persicetana, 2012, p. 112
  • Enrico Bottrigari, Cronaca di Bologna, a cura di Aldo Berselli, Bologna, Zanichelli, 1960-1962, vol. 2., p. 362
  • Comune di Bologna, Macchine, scuola, industria. Dal mestiere alla professionalità operaia, Bologna, Il mulino, 1980, p. 106
  • Imparare la macchina. Industria e scuola tecnica a Bologna, a cura di Roberto Curti e Maura Grandi, Bologna, Compositori, 1998, pp. 42-45, 48-49