Leva militare

15 febbraio 1803, 00:00

Il 15 febbraio vengono aperte le liste di coscrizione militare. La leva obbligatoria trova una notevole opposizione soprattutto negli ambienti contadini delle ex Legazioni, dove spesso i parroci diffidano i giovani dal servire la Repubblica, nemica della Religione.

Il 18 marzo il cardinale Oppizzoni invita i parroci a fornire i dati anagrafici necessari a compilare le liste di coscrizione. La risposta agli appelli di arruolamento rimane però scarsa in tutto il dipartimento.

In estate il governo deciderà di ricorrere alle maniere forti, nominando una Commissione incaricata di fare applicare il codice militare contro i renitenti. Il 14 luglio un proclama intimerà i coscritti fuggitivi a costituirsi entro un mese.

I tentativi di reclutamento, tra promesse di risarcimenti alle famiglie povere e minacce da parte del ministero della guerra, risulteranno in gran parte vani e, alla fine dell'anno, i disertori alla leva ammonteranno a un terzo del totale dei coscritti.

Approfondimenti
  • Aldo Berselli, Da Napoleone alla Grande Guerra, in: Storia di Bologna, direttore Renato Zangheri, vol. 4., tomo 1., Bologna, Bononia University Press, 2010, p. 20 (legge 13 agosto 1803)
  • Paolo Guidotti, L'impatto oppressivo della Rivoluzione francese sulla cultura contadina della montagna bolognese, in: "Il carrobbio", 15 (1989), pp. 191-198
  • Gli oggetti del Museo civico del Risorgimento, a cura di Otello Sangiorgi e Mirtide Gavelli, Bologna, Tipografia Metropolitana, 201, p. 15
  • Angelo Varni, Bologna napoleonica. Potere e società dalla Repubblica Cisalpina al Regno d'Italia, 1800-1806, Bologna, M. Boni, 197, pp. 173-180