Le "Canzoni" di Giacomo Leopardi
Nell'agosto del 1824 escono per i tipi del Nobili le Canzoni di Giacomo Leopardi (1798-1837). Si tratta della prima edizione collettiva dei suoi versi, pubblicati a Bologna grazie all'amico Pietro Brighenti (1775-1848), che, oltre a trovare lo stampatore, è riuscito ad evitare la censura pontificia.
Del libro vengono stampate cinquecento copie e cinquanta di esse vanno al poeta. Le altre sono messe in commercio a partire dal mese di ottobre.
Questa edizione bolognese comprende dieci canzoni, composte tra il 1818 e il 1823: All'Italia, Sopra il monumento di Dante, Ad Angelo Mai, Nelle nozze della sorella Paolina, A un vincitore nel pallone, Bruto Minore, Alla primavera o delle favole antiche, Ultimo canto di Saffo, Inno ai patriarchi o de' principii del genere umano, Alla sua donna.
Tre di esse erano state pubblicate in precedenza: All'Italia e Sopra il Monumento di Dante a Roma nel 1818, la Canzone ad Angelo Mai a Bologna, presso Marsigli, nel 1920.
La collaborazione con Brighenti, agente teatrale e letterario, sempre alla ricerca di affari, avrà per il poeta recanatese un altro esito importante: la pubblicazione nel 1826, presso la sua Stamperia delle Muse, dei Versi, che raccolgono in volume gli Idilli composti tra il 1819 e il 1820 (L'infinito, Alla luna, La sera del dì di festa, Il sogno, ecc.).
Le Canzoni - tappa saliente verso la definitiva edizione dei Canti (1835), la massima raccolta poetica italiana del XIX secolo - procureranno a Leopardi parecchi problemi con la censura dello Stato pontificio e di altri paesi.
Quando nel 1826 egli sarà in predicato per un posto all'Accademia di Belle Arti di Bologna, le opinioni sfavorevoli verso il governo pontificio espresse nei suoi componimenti ne impediranno l’assunzione.
Al suo posto verrà eletto il letterato e bibliofilo Francesco Tognetti, autorevole membro della Società del Casino.
- Gabriele Bonazzi, Informare, istruire, intrattenere, in: Gioachino in Bologna. Mezzo secolo di società e cultura cittadina convissuto con Rossini e la sua musica, a cura di Jadranka Bentini e Piero Mioli, Bologna, Pendragon, 2018, p. 344