Eccidio di Sassoleone
I partigiani della 62a brigata Garibaldi Camicie rosse “Pampurio”, di stanza ai Casoni di Romagna, attaccano un camion di tedeschi a Cà Cosellini, nei pressi dell'abitato di Sassoleone, non lontano dal passo della Raticosa, facendo almeno quattro morti tra i soldati.
Il 24 settembre un reparto di SS salito da Castel San Pietro (secondo altra fonte della 44ª divisione della Wehrmacht), per rappresaglia rastrella decine di persone, quasi tutte vecchi, donne e ragazzi. 23 di esse vengono trucidate a colpi di mitra e bombe a mano.
Il campanile viene minato e fatto saltare, mentre molte case del paese e abitazioni coloniche dei dintorni sono cosparse di benzina e incendiate. Sotto la torre campanaria rimane ucciso anche il parroco Don Settimio Patuelli.
Le vittime dell'eccidio nazista rimarranno diversi giorni insepolte, fino all'arrivo in zona degli Alleati.
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