Le strade cittadine cambiano nome

1 luglio 1878, 00:04

Dopo le accese polemiche suscitate dal Rapporto dell'Assessore Bellenghi (3 dicembre 1874), il Consiglio comunale decide un nuovo esame delle proposte di modifica della toponomastica cittadina, affidandolo ai consiglieri Giovanni Zoboli e Alberto Dallolio.

La relazione Zoboli-Dallolio è approvata dalla Giunta il 1 luglio 1877 e pochi giorni dopo è formalizzata dal Consiglio. Essa migliora decisamente le proposte formulate in passato dalla Giunta di Statistica e dallo stesso Bellenghi.

Dopo la pubblicazione del relativo prontuario, dal 1° luglio 1878 le disposizioni sulla nuova toponomastica vengono attuate. Scompaiono quasi completamente denominazioni tipiche, come borgo, voltone, androna.  

Approfondimenti
  • Mario Fanti, Le vie di Bologna. Saggio di toponomastica storica e di storia della toponomastica urbana, Bologna, Istituto per la storia di Bologna, 2000, vol. I, pp. 26-31
  • Maria Chiara Liguori, Le vie dell’orgoglio. Toponomastica risorgimentale e nuovo volto della Bologna post-unitaria, in: ... E finalmente potremo dirci italiani. Bologna e le estinte Legazioni tra cultura e politica nazionale 1859-1911, a cura di Claudia Collina, Fiorenza Tarozzi, Bologna, Editrice Compositori - Istituto per i Beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna, 2011, p. 339 sgg.
  • Prontuario per la denominazione delle Piazze, Vie e Vicoli e per la numerazione delle case della Città di Bologna attivate il 1° Luglio 1878, Bologna, Regia TIpografia, 1878

  • Giovanni Ricci, Bologna, Roma ecc., Laterza, 1980, p. 136
  • Strade vecchie, nomi nuovi della città di Bologna, Sala Bolognese (BO), A. Forni, 1990, facs. dell'ed., Bologna, 1876
  • Marco Veglia, Carducci e la cultura della patria, in: Atti del convegno "Massoneria e Risorgimento. Da Bologna per l'Italia", a cura di Marco Adorni, Giovanni Greco, Davide Monda, col patrocinio del Grande Oriente d'Italia, Bologna, P. E. Persiani, 2012, pp. 78-79
  • Marco Veglia, Dal mito alla storia. L'Università di Bologna dal 1860 al 1911, in: ... E finalmente potremo dirci italiani, cit., p. 173