Le officine Cevolani

dal 1 gen al 31 dic 1900

Edoardo Cevolani (1866-1934) apre in via Farini una officina per la riparazione e costruzione di biciclette, motociclette e macchine turabottiglie.

Figlio del maniscalco di Alberone di Cento, Edoardo ha abbandonato la fucina del padre e si è perfezionato lavorando in numerose botteghe artigiane e al Pirotecnico. Ha inoltre frequentato i corsi serali delle Aldini Valeriani, mettendosi poi in proprio.

Dopo la sua scomparsa, sotto la guida di Luigi Samoggia e Armando Pazzaglia, suoi diretti collaboratori, la Cevolani diventerà officina meccanica di precisione e laboratorio elettrotecnico.

Produrrà strumenti per l'antropometria, la psicometria e la medicina sportiva, avendo come committenti alcuni stabilimenti militari e la Scuola di Ingegneria.

Dal 1934 si specializzerà nella fabbricazione di macchine automatiche per il confezionamento di scatolette metalliche ad uso alimentare e industriale. Durante la seconda guerra mondiale produrrà, tra l'altro, ricambi per le macchine del carnificio militare di Casalata.

Nel 1999 l'azienda, con stabilimento in via Donato Creti, sarà acquisita dal gruppo Pelliconi, leader mondiale per la produzione di tappi a corona, e poco dopo trasferita a San Lazzaro. La grande fabbrica della Bolognina sarà abbattuta nel 2013 per far posto ad abitazioni.

Approfondimenti
  • Milana Benassi Capuano e Maria Angela Neri, Oltre i cancelli... al Reno, Bologna, Istituto Comprensivo n. 1, 2010, p. 108
  • Bologna 1937-1987. Cinquant'anni di vita economica, a cura di Fabio Gobbo, Bologna, Cassa Di Risparmio in Bologna, 1987, pp. 127, 139
  • Comune di Bologna, Macchine, scuola, industria. Dal mestiere alla professionalità operaia, Bologna, Il mulino, 1980, p. 220
  • I luoghi dell'industria fra trasformazione urbana e abbandono, fotografie di Ivano Adversi, Bologna, Editrice Socialmente, 2013, pp. 16, 20-21 (foto)
  • Per niente fragile. Bologna capitale del packaging, a cura di Roberto Curti e Maura Grandi, Bologna, Compositori, 1997, pp. 58-59
  • La ruota e l'incudine. La memoria dell'industria meccanica bolognese in Certosa, a cura di Antonio Campigotto, Roberto Martorelli, Bologna, Minerva, 2016, pp. 105-107
  • Vera Zamagni, L'economia, in Renato Zangheri, Bologna, Roma (ecc.), Laterza, 1986, p. 262