Le Legazioni "cavallo di battaglia" di Cavour

21 gennaio 1856, 00:01

Dopo aver strappato a Napoleone III il suo appoggio per la partecipazione del Piemonte al congresso tra le potenze dopo la guerra di Crimea, Camillo Benso conte di Cavour (1810-1861), presidente del Consiglio dei ministri del Regno di Sardegna, scrive un memoriale in forma di lettera al ministro degli Esteri francese Walewski, nel quale sottolinea le tristi condizioni delle Legazioni.

Da allora esse diventano, secondo la testimonianza di Marco Minghetti, il suo “cavallo di battaglia” diplomatico, l'aspetto principale del movimento politico nazionale italiano.

Per lo statista l'occupazione militare austriaca è in contrasto con i trattati stabiliti a Vienna nel 1815 e deve cessare al più presto. I territori delle Romagne vanno assegnati ad un sovrano laico, sotto l'alto dominio del Papa.

Approfondimenti
  • Nerio Zanardi, Capitoli bolognesi della storia d'Italia. Da Irnerio a Carducci, Bologna, Patron, 1997, p. 385