Le cliniche universitarie trasferite al Sant'Orsola

28 ottobre 1869, 00:03

Il trasferimento del reparto dei "dementi" consente lo spostamento nell'ex convento di Sant'Orsola, presso porta San Vitale, delle cliniche universitarie, prima ospitate nell'antico Ospedale Azzolini (o della Maddalena), aperto dal 1705 a porta san Donato.

Il 9 dicembre sono inaugurate dal Prefetto e dal Rettore, davanti a numerosi professori e studenti. Il prof. Luigi Concato, nella sua "elegante prolusione", esalta il metodo sperimentale.

Il vecchio Ospedale degli Incurabili si avvia a diventare un moderno Policlinico universitario, mentre l'Azzolini sarà destinato nel 1871 a Museo d'Antropologia e Archeologia in occasione del Congresso internazionale di Scienze Preistoriche.

Alla Clinica Chirurgica, alla Chirurgia Teoretica (poi Patologia Chirurgica) e alla Clinica Medica si affiancheranno di lì a poco la Clinica Ostetrico-ginecologica (1860), quella Dermosifilopatica (1860) e l'Oculistica (1863).

Alcuni anni dopo, nell'area del Sant'Orsola, si insedieranno anche la Patologia Speciale Chirurgica (1879) e la Clinica Pediatrica (1899).

La convenzione fra l'Università e l'Amministrazione Centrale Ospedaliera del 1869 stabilisce un criterio chiaro per l'attribuzione delle urgenze ai due principali ospedali cittadini, il Maggiore e il Sant'Orsola.

Da questo momento la scelta sarà basata rigorosamente sulla divisione del territorio cittadino in due parti, a est o a ovest dell'asse stradale via D'Azeglio-via Galliera.

Approfondimenti
  • Augusto Aglebert, La riforma delle Opere Pie di Bologna e il loro passato, presente ed avvenire, Bologna, Regia Tipografia, 1874, p. 26
  • Stefano Arieti, Società e sanità a Bologna nel XIX secolo, in: “Il carrobbio”, 25 (1999), p. 204
  • Bologna nelle sue cartoline, a cura di Antonio Brighetti, Franco Monteverde, Cuneo, L'arciere, 1986, vol. 2: Vedute della città, p. 81 (foto: ingresso delle cliniche)
  • Luigi Bortolotti, Il suburbio di Bologna. Il comune di Bologna fuori le mura nella storia e nell'arte, Bologna, La grafica emiliana, 1972, p. 91
  • Enrico Bottrigari, Cronaca di Bologna, a cura di Aldo Berselli, Bologna, Zanichelli, 1960-1962, vol. 4., pp. 120-121
  • Bruno Cola, La clinica chirurgica bolognese, con la consulenza storica di Stefano Arieti, Bologna, Bononia University Press, 2011, pp. 31-33, 94
  • Innocenzo Moretti, L'Ospedale S. Orsola dalle origini ad oggi, in Sette secoli di vita ospitaliera in Bologna, Bologna, L. Cappelli, 1960, pp. 351-352
  • Ladislao Munster, L'Ospedale Azzolini o della Maddalena sede delle Cliniche Universitarie nella descrizione di alcuni medici contemporanei, in Sette secoli di vita ospitaliera in Bologna, cit., pp. 365-383
  • Gaetano Palmieri, Notizie sulle Opere Pie della Provincia di Bologna, pubblicate per cura della Deputazione provinciale, Bologna, Regia tipografia, 1871, pp. XX-XXI
  • Alberto Pratelli, Marco Gaiani, Il quartiere policlinico universitario e l'origine dei sistemi ospedalieri. 1900-1930, in Lo Studio e la città: Bologna 1888-1988, a cura di Walter Tega, Bologna, Nuova Alfa, 1987, pp. 221-222
  • La Scuola medica di Bologna: ottocento anni di storia, 19 settembre 2008, Bologna, Società Medica Chirurgica, 2009, p. 47, 66
  • Settecento anni di medicina. La scuola medica di Bologna, a cura di Raffaele A. Bernabeo, Bologna, Farmitalia Carlo Erba, 1988, pp. 160-162
  • La storia della sanità moderna a Bologna. Dalle Congregazioni di carità alle Aziende USL, Bologna, Provincia di Bologna. Assessorato alla Sanità, stampa 2010, pp. 47, 90-93
  • Università degli studi di Bologna, Rassegna storica dell'insediamento. Catalogo ragionato delle realizzazioni edilizie universitarie in rapporto all'assetto urbano, Bologna, Labanti e Nanni, 1974, pp. 29-31