Le feste senza l'Arcivescovo

29 luglio 1796, 12:00

La mattina del 27 luglio l'Assunteria di Magistrati invia Ludovico Savioli dall'Arcivescovo per chiedergli di non intervenire alla festa di S. Pietro. La sua presenza può essere causa di disordini. 

Mons. Gioannetti rifiuta e la sera stessa il senatore Segni tenta nuovamente di convincerlo a rinunciare all'idea "di stare sotto il trono per la funzione di S. Pietro".

Alla fine l'Arcivescovo acconsente alla richiesta del Senato e la cerimonia si svolge senza il suo intervento e senza la consueta esposizione del ritratto del Papa.

Il timore che la presenza della massima autorità religiosa alle pubbliche funzioni possa provocare contestazioni e disordini - e insieme il timore del Senato di essere accusato di troppa indulgenza verso il Gioannetti - crescerà sempre più.

Anche per l'annuale distribuzione dei premi dell'Istituto delle Scienze e per le feste di S. Domenico l'Arcivescovo non sarà invitato.

Approfondimenti
  • Raffaele Belluzzi, Vittorio Fiorini, Catalogo illustrativo dei libri, documenti ed oggetti esposti dalle provincie dell'Emilia e delle Romagne nel Tempio del Risorgimento italiano : (Esposizione regionale in Bologna 1888), Bologna, Stabilimento tipografico Zamorani e Albertazzi, vol.: Libri e documenti, a cura di Vittorio Fiorini, 1890, p. 543