Le Corbusier a Bologna
Charles Edouard Jeanneret (1887-1965) - che sarà conosciuto come Le Corbusier, grande architetto e urbanista - giunge il 18 ottobre a Bologna. Dall‘inizio di settembre sta compiendo un viaggio di studio in Italia, che ha toccato Firenze, Pisa e Siena.
E’ una sorta di spedizione nelle città - viste romanticamente come organismi “brutali” - fatta “per imparare, per vivere, per cercare il punto in cui agganciare le energie avide di produrre”, condotta con pochi soldi e “senza nessun appoggio, tranne se stesso”.
Quella a Bologna dovrebbe essere una breve tappa prima di Venezia. Diviene invece una sosta di quasi una settimana. E‘ un soggiorno “pieno di curiose dimenticanze”: i portici, le torri, i palazzi barocchi non attirano il giovane in modo particolare.
Il primo giorno in San Petronio assiste all'ingresso del raggio del sole nel foro della meridiana di Cassini, spettacolo per lui completamente insolito. Nei giorni seguenti visita chiese e musei. Lo schema vario e articolato di Santo Stefano avrà influenza sulla sua concezione architettonica. .
Con l'amico e compagno di viaggio Léon Perrin va al museo archeologico, dove ammira i reperti etruschi appena rinvenuti nella campagna di scavo dei giardini Margherita.
La sosta bolognese termina con una gita in treno verso Porretta, forse per visitare l'area archeologica di Marzabotto.
- Giuliano Gresleri, Partir et revenir. Le voyage d'Italie, in: Le Corbusier et la Méditerranée, Marseille, Editions Parenthèses-Musées de Marseille, 1987
- Le Corbusier: il viaggio in Toscana, 1907, Venezia, Cataloghi Marsilio, 1987, p. 23
- Le Corbusier in Italia, a cura di Giovanni Denti, Andrea Savio, Gianni Calzà, Santarcangelo di Romagna, Maggioli, 2007, p. 7
- Paul V. Turner, La formazione di Le Corbusier. Idealismo e movimento moderno, edizione italiana a cura di Maria Antonietta Crippa, Milano, Jaca Book, 2001, pp. 53-55