L'attività fotografica di Camillo Casanova
Il litografo Camillo Casanova è il primo ad avviare a Bologna una attività fotografica che utilizza il procedimento al collodio, messo a punto dall'inglese Frederick Scott Archer nel 1851.
Al contrario della dagherrotipia in unico esemplare, esso consente la produzione di copie in grande numero.
In un annuncio pubblicato il 13 giugno sulla "Gazzetta di Bologna" Casanova si dichiara in grado di eseguire fotografie per spille e anelli, vedute, riproduzioni di stampe e di quadri, immagini stereoscopiche. Nel suo negozio, inoltre, vende stereoscopi a "dieci duplici disegni".
Nel 1856 la fotografia sarà elencata tra i prodotti dell'Esposizione Agricola manifatturiera e Industriale.
Quell'anno sorgeranno a Bologna alcuni nuovi studi fotografici - ad esempio la Società Felsinea in via San Mamolo - e la libreria Marsigli e Rocchi al Pavaglione comincerà ad esporre manuali francesi di chimica fotografica.
Dal 1861 Achille Casanova sarà il primo fotografo registrato tra i contribuenti della Camera di Commercio, assieme al francese Anriot.
- Fotografia & fotografi a Bologna, 1839-1900, a cura di Giuseppina Benassati, Angela Tromellini, Casalecchio di Reno, Grafis, 1992, pp. 44-45
- Norma e arbitrio: architetti e ingegneri a Bologna 1850-1950, a cura di Giuliano Gresleri, Pier Giorgio Massaretti, Venezia, Marsilio, 2001, p. 61