L'amnistia del Decennale
Il 5 novembre, in occasione del Decennale della rivoluzione fascista, il regime concede l'amnistia per i reati politici e l'indulto per pene inferiori a 5 anni.
Vengono liberati dalle carceri 639 antifascisti sui 1.056 condannati dal Tribunale Speciale. Tornano a casa anche 595 confinati.
Tra i detenuti aministiati vi sono numerosi bolognesi e imolesi, quali Bruno Monterumici, Walter Masetti, Sonilio Parisini, Giuseppe Reggiani, Ezio Serantoni, Livio Poletti, Linceo Graziosi, Duilio Carpanelli. Tutti vengono sottoposti a vigilanza speciale.
Con questo provvedimento di clemenza il regime spera di indurre gli oppositori a rinunciare alla lotta antifascista, ma non sarà così.
Anzi molti dei reduci dal carcere e da confino saranno protagonisti della costituzione di organizzazioni clandestine e di infiltrazioni nei sindacati e nelle associazioni fasciste.
- Gli antifascisti, i partigiani e le vittime del fascismo nel Bolognese, 1919-1945, Bologna, Comune – ISREBO, vol. I, Nazario Sauro Onofri, Bologna dall'antifascismo alla Resistenza, 2005, p. 110
- S. Longhi, L'amnistia del decennale, in “Rivista Penale”, 1932, p. 1081