L'acqua minerale di Ravone Casaglia

dal 1 gen al 31 dic 1852

Per la prima volta sono riconosciute ufficialmente le proprietà terapeutiche dell' Acqua Minerale Naturale Salino Jodata di Ravone Casaglia, che sgorga a 24 metri di profondità nei pressi di Villa Spada, nella Valle del torrente Ravone.

Naturalmente gasata, di gusto amarognolo, ha un effetto purgativo ed è raccomandata per la cura antiscrofolosa dei bambini.

A protezione della sorgente è costruito un casotto, più avanti trasformato in un'ampia sala con chiosco per i servizi e con accesso diretto sulla via di Ravone.

La fonte sarà tra Otto e Novecento meta di una delle più belle passeggiate fuori porta.

Nel 1894 il proprietario Aristide Boriani proverà a rilanciarla, vendendo l'acqua del Ravone in fiaschi presso le farmacie e i depositi di acque minerali.


Approfondimenti
  • Le acque a Bologna, antologia a cura di Marco Poli, Bologna, Compositori, 2005, p. 49
  • Bologna nelle sue cartoline, a cura di Antonio Brighetti, Franco Monteverde, Cuneo, L'arciere, 1986, vol. 2: Vedute della città, p. 108 (foto)
  • Ministero d'Agricoltura, Industria e Commercio, Statistica del Regno d'Italia. Acque minerali. Anno 1868, Firenze, Tipografia Tofani, 1869, pp. 16-17
  • Antonio Perone, Dizionario universale topografico storico fisico-chimico terapeutico delle acque minerali (...) in tutte le provincie italiane, Napoli, Tipografia di Angelo Trani, 1870, pp. 222-223
  • Marco Poli, Bologna com'era, Argelato, Minerva, 2020, p. 85, 87 (foto)
  • Angelo Rambaldi, Bologna città delle terme. Da dove è cominciata la storia, Bologna, s.e., 2015, pp. 27-30
  • Attilio Scicli, L'attività estrattiva e le risorse minerarie della regione Emilia-Romagna, Modena, Poligrafico Artioli, 1972, pp. 579-580
  • Athos Vianelli, Bologna in controluce. Storie e curiosità fra un secolo e l'altro, Bologna, Inchiostri, 2001, p. 140