Laboratori per gli indumenti militari

31 maggio 1915, 00:00

E' aperto in Palazzo Ruggi, in via Barberia, un "laboratorio gratuito" per la confezione di vestiario e biancheria a favore degli ospedali militari bolognesi. Diretto dalla signora Livi, si basa sul lavoro volontario di signore della buona società.

Un secondo laboratorio "a pagamento", sorto su iniziativa del Comitato di azione civile con l'intento di fornire lavoro alle donne del popolo, riceverà parecchie commesse ministeriali.

A partire da metà ottobre un altro laboratorio, messo in piedi dalla Fondazione Formiggini, inizierà a impiegare a domicilio circa duemila donne, iscritte nelle liste di disoccupazione della Camera del Lavoro, per la confezione di abiti militari in tela.

Approfondimenti
  • Fabio Degli Esposti, La grande retrovia in territorio nemico. Bologna e la sua provincia nella Grande Guerra (1914-1918), Milano, Edizioni Unicopli, 2017, pp. 181-189