Premi in sale per chi favorisce la cattura di partigiani

dal 1 al 28 febbraio 1945

Un bando del Comando Supremo Germanico comunica che, “per mantenere la sicurezza del paese, per la protezione della popolazione civile e per evitare contromisure più severe”, sono fissati dei premi a chi aiuta nella lotta antipartigiana.

Per chi rende possibile il sequestro di depositi e rifornimenti aerei di armi o favorisce la cattura di “ribelli” la ricompensa è di 5.000 lire e 5 chili di sale e raddoppia per l'arresto di un “capobanda” o in altri casi particolari. Ai delatori è promesso “assoluto riserbo”.

Dall'inverno del 1943 il sale è diventato un genere alimentare molto prezioso. Lo si trova saltuariamente al mercato nero a costi elevatissimi. La sua richiesta sarà al centro delle manifestazioni guidate dalle donne nella primavera del 1945.

Approfondimenti
  • Luigi Arbizzani, Guerra, nazifascismo, lotta di liberazione nel Bolognese, luglio 1943-aprile 1945. Fotostoria, 5. ed., Bologna, Edizioni della Provincia, 2005, p. 149 (foto: bando del sale)
  • Mario De Micheli, 7a GAP, 2. ed., Roma, Editori Riuniti, 1971, pp. 264-265
  • I giorni di Bologna Kaputt, a cura di Luca Goldoni, Aldo Ferrari, Gianni Leoni, Bologna, Edizioni Giornalisti associati, 1980, p. 49
  • Marco Patricelli, Il nemico in casa. Storia dell'Italia occupata 1943-1945, Roma, Bari, GLF Editori Laterza, 2014