La Società Medica Chirurgica diviene Ente Morale
Istituita nel 1802 dai fisici Gaetano Gandolfi e Matteo Venturoli, la Società Medica Chirurgica bolognese è eretta in Ente Morale con il D.R. 11 giugno 1891.
Essa ha come scopo lo studio e il progresso della medicina. Ha sede dal 1841 presso l'Archiginnasio e pubblica, dal 1829, il "Bullettino delle Scienze Mediche".
Nei decenni precedenti, all'interno dell'associazione, si è sviluppato un vivace dibattito sull'igiene pubblica e sulla prevenzione delle malattie epidemiche e sociali, questioni legate alla modernizzazione della città.
Nel 1839 la Società bolognese ha avuto come socio corrispondente anche Luigi Carlo Farini (1812-1866), futuro dittatore delle provincie dell'Emilia, allora semplice medico condotto a Russi.
Tra i protagonisti del sodalizio vi è il prof. Giovanni Brugnoli (1814-1894), preside della facoltà medica e per breve tempo Rettore dell'Università (1889-1890) e presidente dell'Accademia delle Scienze.
Grande scienziato e attivo filantropo, è un acceso sostenitore delle campagne di vaccinazione contro le malattie endemiche e promotore dei bagni marini per i bambini scrofolosi.
Nel 1855 e nel 1886 è stato presidente della Deputazione Comunale di Sanità, preposta alle misure di igiene pubblica contro il colera.
Nel tempo saranno alla guida della Società altri luminari della medicina, come Antonio Alessandrini, Augusto Murri e Francesco Rizzoli.
- Stefano Arieti, Un'istituzione al servizio della Sanità cittadina: la Società Medica Chirurgica di Bologna nel XIX secolo, in "Il carrobbio", 28 (2002), pp. 175-180
- Carlo Colitta, Il palazzo dell'Archiginnasio e L'antico studio bolognese, con Il teatro Anatomico, Le funzioni dell'Anatomia, Prima esecuzione dello Stabat Mater di Rossini, Bologna, Officina Grafica Bolognese, stampa 1975, p. 87
- Carlo Calcaterra, Alma Mater Studiorum. l'Università di Bologna nella storia della cultura e della civiltà, a cura di Emilio Pasquini, Ezio Raimondi, Bologna, Bononia university press, 2009, p. 401-402 (Brugnoli e Murri)
- Tiziano Costa, Grande libro dei personaggi di Bologna. 420 storie, Bologna, Costa, 2019, p. 59 (G. Brugnoli)
- Dizionario dei bolognesi, a cura di Giancarlo Bernabei, Bologna, Santarini, 1989-1990, vol. 1., pp. 136-137 (G. Brugnoli)
- Carlo Malagola, I Rettori: dall'antico Studio alla moderna Università, rivisto ed accresciuto da Gian Paolo Brizzi, Bologna, a cura dell'Università, 1988, p. 65
- I Rettori della Universita di Bologna. Note storiche e catalogo, Bologna, CLUEB, 1982, p. [61]
- Sergio Sabbatani, Antonio Sandri, La malaria a Bologna fra XVIII e XIX secolo, vicende ambientali e ruolo dell'intervento umano, in: "Le infezioni in medicina", 1 (2000), p. 48, nota 7
- Storia di Bologna, direttore Renato Zangheri, vol. 4., Bologna in età contemporanea, tomo 1., 1796-1914, a cura di Aldo Berselli e Angelo Varni, Bologna, Bononia University Press, 2010, pp. 258-264
- Fiorenza Tarozzi, Politica e società: i primi cinquant'anni di Bologna nel Regno unitario, in: ... E finalmente potremo dirci italiani. Bologna e le estinte Legazioni tra cultura e politica nazionale 1859-1911, a cura di Claudia Collina, Fiorenza Tarozzi, Bologna, Editrice Compositori - Istituto per i Beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna, 2011, pp. 26-27
- Torri e castelli. Bologna e la sua provincia. Storia, dizionario biografico, opere d'arte, notizie d'oggi, 2. ed. ampliata a cura di Luigi Arbizzani e Pietro Mondini, Bologna, Editrice Galileo, 1966, p. 103 (G. Brugnoli)
- Marco Veglia, Dal mito alla storia. L'Università di Bologna dal 1860 al 1911, in E finalmente potremo dirci italiani, cit., pp. 162-163