La Società Bolognese di Elettricità
E' fondata la Società Bolognese di Elettricità, di cui diviene presidente Carlo Esterle, finanziere, consigliere delegato della Edison e presidente di alcune delle maggiori società elettriche italiane.
Partecipano all'impresa, attraverso la Finanziaria Sviluppo, diverse banche e società tedesche e austriache e soprattutto la Banca Commerciale Italiana, che affianca in regione l'altra grande "banca mista" nazionale, il Credito Italiano, impegnata nel settore saccarifero.
Dieci anni più tardi la Società Bolognese di Elettricità sarà l'azienda distributrice più importante nel capoluogo emiliano, disponendo delle due piccole centrali cittadine della Canonica e del Battiferro e dell'impianto del Brasimone (dal 1910).
Nella zona occidentale della provincia opererà la Società Elettrica Centrale ad essa consociata, che distribuirà energia prodotta nella regione alpina dalla Società Elettrica Milani di Verona.
- Fabio Degli Esposti, La grande retrovia in territorio nemico. Bologna e la sua provincia nella Grande Guerra (1914-1918), Milano, Edizioni Unicopli, 2017, pp. 383-384
- Alberto Preti, Democrazia e sviluppo industriale in Emilia-Romagna. Contributo alla storia della realtà regionale fra Ottocento e Novecento, Imola, University press Bologna, 1984, p. 170