La Società Anonima Officina Meccanica e Fonderia in Bologna
A pochi chilometri da Bologna, in località Castel Maggiore, è impiantata, con macchine francesi, una “fonderia di ferro ed una fabbrica di macchine, di strumenti e di utensili” per l'industria e l'agricoltura. E' situata nei pressi del canale Navile e ne utilizza le acque come forza motrice.
Tra i fondatori vi sono alcuni notabili bolognesi, tra i quali Carlo Marsili, Camillo Salina, Gaetano Zucchini, Gaetano e Camillo Pizzardi, Filippo Manservisi, Cesare Zanolini, sotto la presidenza di Luigi Pizzardi (1815-1871), futuro sindaco di Bologna.
Gli operatori economici e i possidenti agrari del bolognese sono sempre più consapevoli della necessità di meccanizzare le loro aziende per reggere la competizione con le realtà italiane ed europee più avanzate.
L'impianto dell'officina di Castel Maggiore nasce dalla constatazione che non sempre le macchine importate dall'estero rispondono ai bisogni locali e inoltre che le macchine devono essere mantenute e devono essere riparate “allorché si guastano”.
La fabbrica, inaugurata il 9 giugno 1853 con l'approvazione dello statuto, ospita un certo numero di tecnici e operai stranieri, di montatori in grado di impiantare sistemi complessi e singole parti.
L'impresa si propone di provvedere a tutte le emergenze in fatto di macchine del bolognese, ovviando alla necessità di rivolgersi ai fornitori esteri.
Nella fonderia sarà realizzato nel 1857 un prototipo funzionante di locomotiva a vapore, che verrà donato a papa Pio IX durante la sua visita a Bologna.
Nel 1861 saranno installati due forni della capacità di 8.000 kg. Nel 1869 la fabbrica verrà rilevata da Gaetano Barbieri, che le darà nuovo impulso.
La presenza dell’Officina Maccanica farà di Castel Maggiore un polo produttivo d’avanguardia della Provincia di Bologna.
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