La Scuola Tipografica
Per volontà di un gruppo di tipografi, tra i quali Cesare Ratta (1857-1938), e con l'appoggio dell'Unione industriali Tipografi, è istituita a Bologna una Scuola Professionale Tipografica.
Nasce dalle esigenze di aggiornamento degli addetti, per la recente introduzione nel settore di nuove macchine e processi, ma anche per ampliare, con la pratica del disegno, la concezione troppo ristretta del mestiere.
Secondo l'opinione degli organizzatori, il tipografo "educando il sentimento estetico comprenderà l'armonia della linea, le leggi delle proporzioni, l'euritmia della pagina", mentre l'operaio compositore migliorerà il lavoro con un buon apprendimento della lingua italiana.
La scuola serale inizierà la sua attività nel 1913 in via Mazzini 50, divisa in due sezioni: Impressori e Compositori. Nel 1917 verrà ceduta al Comune dal consiglio di amministrazione e diventerà Scuola comunale di arte tipografica.
Frequentata da circa trenta allievi all'anno, condurrà una vita stentata e nel 1932 confluirà, come corso serale, nelle Aldini Valeriani.
- Francesco Bochicchio, I precedenti storici dell'istruzione tecnico-professionale nell'area bolognese dalla legge Casati alla Carta della Scuola, in: Manutenzione e sostituzione. L'artigianato, i suoi modelli culturali, la città storica, Bologna, CLUEB, 1983, p. 47
- Adalberto Monti, Giorgio e Luca Magagnoli, Cesare Ratta e la Scuola tipografica bolognese. L'impegno sociale per comprendere e realizzare una scuola professionale tipografica la passione per l'opera editoriale, Bologna, Minerva, 2015
- Paola Pallottino, Storia dell'illustrazione italiana. Libri e periodici a figura dal XV al XX secolo, Bologna, Zanichelli, 1988, pp. 267-272
- Gianfranco Tortorelli, Modernità e tradizione. Cesare Ratta e la Scuola d'arte tipografica di Bologna,
Bologna, Pendragon, 2009