La Scuola classica romagnola
La Scuola classica romagnola è ... quella tradizione culturale che prende avvio nella seconda metà del Settecento, con l'attività di Vincenzo Monti, e si protrae sino al primo quindicennio del Novecento, con la morte di Renato Serra.
L'appellativo di "scuola" non viene adottato solo "nel senso di scuola poetica, autorizzata dalla lezione del Monti e dello Strocchi, ma anche nel senso di un vero e proprio discepolato diffuso, della trasmissione scolastica di determinati precetti di lingua, di stile, di poetica, di retorica, di versificazione, latina ed italiana".
Tra i maggiori esponenti della Scuola, quasi tutti maestri di eloquenza, oltre ai già citati Vincenzo Monti e Dionigi Strocchi, troviamo Pellegrino Farini, Giulio Perticari, Paolo Costa, Antonio Saffi, Jacopo Landoni, Giovanni Della Valle, Domenico Chinassi, Giuseppe Ignazio Montanari.
Il Carducci fu vicino ai principi di tale Scuola, se poteva affermare che
è questa del rinnovamento classico una forte e nobile scuola [...]: ella, gran segno di temperamento artistico, ha spedito e sicuro il movimento del pensiero e nervosa e netta la espressione". Soprattutto la apprezzava perché questa "utile e rispettabile scuola [...], contrastando la rilassatezza dello scrivere ingenerata dagli sfibramenti del pensare e del vivere, contenendo l'invasione del francesismo, mantenne e restituì salvo in parte all'Italia il tesoro della favella.
Citato e adattato dal sito Internet della Commissione per i testi di lingua